Nasce dall'esperienza maturata sul campo nei mesi della pandemia il libro “Covid-19, manuale pratico per medici e operatori sanitari”, edito da Rubbettino, a cura del primario del reparto di malattie infettive del Policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro e docente di malattie infettive dell'Università Magna Graecia, Carlo Torti che in 230 pagine ha messo nero su bianco le principali indicazioni per una corretta gestione della patologia in un'ottica multuidisciplinare. «Il libro vuole essere un'azione di servizio per i colleghi e gli altri operatori sanitari, anche infermieri e oss, che lavorano sia negli ospedali che sul territorio – spiega lo specialista - al fine di conoscere meglio questa nuova malattia e anche sapere cosa fare sia da un punto di vista preventivo che terapeutico e riabilitativo di questi pazienti che pur dimessi dall'ospedale continuano a mantenere delle condizioni che li rendono bisognosi di attenzione da parte del sistema sanitario».

La seconda ondata 

Nel libro ci sono dunque delle ricette basate sia sui dati di letteratura che sull'esperienza del policlinico quale centro covid che si sta trovando a gestire questa seconda ondata non senza criticità dal punto di vista organizzativo e di ristrettezza di risorse che, sottolinea Torti: «hanno gravato non sul risultato assistenziale ma sulla fatica fatta dagli operatori sanitari per compensare certe lacune che non sarebbero emerse se si fosse agito in anticipo. Nonostante tutto ce l'abbiamo fatta e questo grazie soprattutto alla collaborazione di tutti e alla compattezza tra colleghi di centri diversi a beneficio dei pazienti calabresi».

Avere fiducia nel vaccino

Nel volume trovano spazio anche le misure di prevenzione primaria e quindi la vaccinazione che per Torti è cio che risolverà radicalmente il problema. «Dobbiamo avere fiducia – evidenzia -: ci vuole un po' di pazienza ma una volta che i processi saranno compiuti e il vaccino sarà disponibile facciamolo secondo la successione di priorità che verrà stabilita».

L'appello ai cittadini

Intanto però, soprattutto in vista delle festività natalizie, è necessario non abbassare la guardia: «Voglio dire ai cittadini di non essere sciocchi perchè certamente ripetere gli errori già commessi sarebbe diabolico quindi bisogna attuare il distanziamento, proteggere soprattutto gli anziani e le persone fragili e capire che l'infezione è una catena. Bisogna ragionare con la testa e rispettare la normativa – conclude il primario e docente di malattie infettive -. Il comportamento individuale deve essere sempre guidato dalla conoscenza dei fenomeni e da un profondo senso di responsabilità».