Sono state premiate per la qualità dell’assistenza agli anziani ospiti nel senso più ampio, le strutture del gruppo Citrigno, Villa Adelchi, a Longobardi nel cosentino e il Centro Clinico San Vitaliano di Catanzaro. Si tratta del riconoscimento “Bollini Rosa Argento” conferito dall’osservatorio nazionale Onda alle residente sanitarie assistenziali pubbliche o private accreditate, in grado di garantire una gestione personalizzata e sicura dei propri ospiti. E così le strutture calabresi, al termine di un anno caratterizzato dalla pandemia che ha stravolto la vita di pazienti e sanitari, si confermano centri di riferimento in grado di migliorare la qualità della vita dei propri ospiti. Persone con difficoltà psicologiche o patologie neuropsichiche che necessitano di interventi di recupero sensoriale, motorio e cognitivo nel caso di Villa Adelchi, premiata per la seconda volta.

Assistenza di qualità

«Questo riconoscimento arriva dalla fondazione indipendente Onda, molto importante a livello nazionale, all’interno della quale vi sono molto nomi autorevoli che hanno il compito di valutare la qualità dell’assistenza  erogata a favore degli anziani, ma non solo quella sanitaria – commenta il direttore sanitario di Villa Alechi, Francesco Perticone -. Essere in una struttura residenziale per anziani, soprattutto in questo periodo Covid, ha provocato l’interruzione quasi completa dei rapporti familiari e per fortuna all’interno di Villa Adelchi questo è stato percepito in maniera attenuata perché il personale si è adoperato per garantire dei rapporti costanti, con videochiamate e anche in maniera molto intelligente abbiamo assicurato un incontro de visu con i familiari. E questo  è stato riconosciuto ancora una volta – conclude Perticone - e la nostra realtà si è riconfermata ottenendo il massimo della valutazione, cioè tre bollini, con piena soddisfazione del personale, della proprietà e mio».

Dedizione oltre le cure

E pazienti affetti da sla e malattie neuromuscolari e neurodegenerative, nel caso della clinica San Vitaliano, che riceve il riconoscimento per la prima volta. «Una gratificazione è sempre ben accetta – per il direttore sanitario della clinica catanzarese, Bonaventura Lazzaro -, soprattutto alla fine di un’annata come questa che è stata complicata sotto tutti i punti di vista. È stato difficile soprattutto mantenere un equilibrio tra i nostri pazienti e le loro famiglie, dalle quali sono stati allontanati, ma in virtù di tutto questo hanno meritato un’attenzione e una dedizione ancora maggiore che, organizzata in un certo modo, ha portato a questo premio che consiste proprio nella concretizzazione di un tipo di assistenza che prevede più livelli, non solo quello medico e infermieristico ma anche educativo e psicologico. E allora una gratificazione di questo tipo – conclude Lazzaro - ci fa capire quanto sia importante prolungare questa esperienza anche quando la pandemia sarà finita a testimonianza del fatto che i pazienti fragili come i nostri meritano comunque una  dedizione un’attenzione che vanno oltre il rilevamento dei parametri vitali».