La questione più spinosa è quella del contratto in scadenza con la Seatt, la cooperativa a cui l'Azienda Ospedaliera di Cosenza ha affidato da diversi anni, la gestione del Cup, il Centro unico di prenotazioni e degli sportelli per il pagamento del ticket, ma anche funzioni di carattere amministrativo, espletate dagli impiegati all'interno degli uffici del Centro direzionale di Via San Martino.

54 lavoratori a rischio

Il rapporto di collaborazione, già in regime di proroga, si chiuderà il 30 novembre ed il giorno successivo i 54 addetti resteranno senza lavoro. Hanno già ricevuto la lettera di licenziamento. Nel frattempo però l'Ente non ha proceduto ad espletare una nuova gara per mantenere l'esternalizzazione dei servizi, né è andata avanti con i concorsi per l'assunzione del personale necessario. Il rischio dunque, è che dal primo dicembre possa verificarsi una paralisi delle attività con gravi disagi per l'utenza. Anche di questo ha parlato il commissario straordinario Giuseppina Panizzoli, audita a Palazzo dei Bruzi in Commissione sanità sotto la presidenza di Maria Teresa De Marco. La seduta, evento più unico che raro, si è svolta a porte chiuse su richiesta della stessa Panizzoli, che tuttavia non si è sottratta alle domande dei cronisti presenti ai quali ha spiegato che la scelta di concedere una nuova proroga alla Seatt è in capo a Saverio Cotticelli, mentre l'Azienda ospedaliera è in attesa di poter sbloccare un concorso per personale amministrativo già bandito ma attualmente congelato. Ecco l'intervista

I tagli della spesa mettono a rischio i servizi 

Secondo quanto si è appreso, durante la discussione si è parlato anche dell'organizzazione del pronto soccorso, tornato nei giorni scorsi al centro della cronaca per il decesso di una donna, caso sul quale, ha sottolineato la manager, «stiamo acquisendo le relazioni del personale clinico per ricostruire l'accaduto». Tra gli obiettivi di mandato contenuti nell'atto aziendale di conferimento dell'incarico alla manager vi è anche la riduzione del 50 per cento della spesa sui servizi, la preoccupazione espressa dai consiglieri durante il dibattito, è che si taglino gli investimenti senza guardare alle conseguenze. Sul tema abbiamo sentito l'esponente di Italia Viva, Bianca Rende.

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