L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) procede sulla sperimentazione del medicinale Avigan, molto discusso nei giorni scorsi, dopo messaggi virali sui social smentiti comunque in gran parte dalla comunità scientifica. Lo annuncia il ministro della Salute Roberto Speranza.

Il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, afferma, «Dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, si sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l'impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia». Il ministro della Salute Roberto Speranza, dopo l'incontro con il direttore generale di Aifa ha dichiarato che protocolli saranno resi operativi nei prossimi giorni, come già avvenuto per le altre sperimentazioni in corso.

Dal vaccino contro la Tbc

In 4 paesi è invece ai nastri di partenza la sperimentazione su medici e infermieri, del vaccino anti-tubercolosi per combattere il coronavirus. L'avvio dei test, reso noto dalla rivista Science, è poco ortodosso in quanto si prova su un'infezione virale un vaccino nato un secolo fa per combattere un'infezione batterica. A incoraggiare la decisione sono stati gli effetti positivi che il vaccino ha dimostrato di esercitare sul sistema immunitario, mobilitando le principali difese.

Lo studio ad Atene

Dopo uno studio preliminare condotto in Grecia, nell'università di Atene, l'università olandese di Utrecht ha già reclutato mille individui sani nel personale sanitario in servizio in otto ospedali e intende partire con la sperimentazione in settimana; altri test sono in programma in Australia, nell'università di Melbourne, e in Germania tramite l'Istituto Max Planck sulla Biologia delle infezioni. Il vaccino si chiama Bacillus Calmette-Guérin (Bcg) e si basa sul Mycobacterium bovis attenuato, un parente stretto del batterio responsabile della tubercolosi, il Mycobacterium tuberculosis. In molti Paesi viene somministrato ai bambini entro il primo anno di vita e ha dimostrato di prevenire in media il 60% dei casi.