È quanto emerge dal monitoraggio sulla settimana dal 27 luglio al 2 agosto di Iss e del ministero della Salute, che invitano alla cautela: «La circolazione del virus è ancora rilevante»
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L'indice di trasmissione nazionale (Rt) è pari a 1.01 e risulta superiore ad 1 in dodici Regioni «dove si sono verificati nelle ultime 3 settimane recenti focolai, ma senza comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali». È il quadro che emerge dal Report settimanale Iss-ministero della Salute con il monitoraggio della situazione in Italia dal 27 luglio al 2 agosto, aggiornato al 4 agosto.
In alcune realtà regionali, «anche se i casi sono diminuiti, continuano ad essere segnalati numeri di nuovi casi elevati. Questo deve invitare alla cautela - sottolinea il report - in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di Sars-Cov-2 è ancora rilevante». Dunque 12 Regioni o province autonome hanno avuto un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente, «che non può essere attribuito unicamente ad un aumento di casi importati. Va tuttavia precisato che in alcune di queste, seppure in aumento, il numero complessivo dei nuovi casi diagnosticati è basso (inferiore a 10 casi diagnosticati a settimana o con incidenza settimanale inferiore a 1/100.000)».
Inoltre «i focolai presenti sono prontamente identificati ed indagati». Le stime di Rt «tendono a fluttuare in alcune Regioni o province autonome in relazione alla comparsa di focolai che vengono successivamente contenuti».
In particolare Rt più alto risulta in Sicilia (1.62), seguita dalla Provincia autonoma di Bolzano (1.43), e da Provincia autonoma di Trento e Veneto, entrambe con 1.28, Campania (1.25), Toscana (1.2), Liguria (1.16), Marche (1.13), Puglia (1.1), Lazio (1.08), Lombardia (1.04), Emilia Romagna (1.01). Tre le Regioni con indice Rt 0: Basilicata, Calabria e Molise.