Mentre l’Italia combatte contro il coronavirus si registra anche una contrazione delle donazioni di sangue. In tutta la penisola, e quindi anche in Calabria, si stima una riduzione del 10-15% e si teme un ulteriore peggioramento.  Questo succede perché molti donatori hanno paura di recarsi nelle strutture sanitarie o nei centro di raccolta poiché temono di essere contagiate. Ma in realtà il percorso della donazione è sicuro e protetto. Ce lo ha confermato il medico Irene Amato nel corso della donazione di sangue che si è svolta nella sede Avis di Girifalco, nel catanzarese:

Il vademecum del donatore

«E’ stata una giornata positiva – commenta la termine della raccolta -, abbiamo raccolto circa 25 sacche di sangue e ci sono stati anche alcuni cittadini che hanno donato per la prima volta. Ai donatori viene misurata la temperatura corporea prima di entrare in sede, viene rispettata la distanza di un metro come previsto dalle direttive ministeriali.  Prima della donazione vengono sottoposti a visita medica  per valutare determinati parametri e per accertare quindi l’idoneità. Si può donare dalla maggiore età. Gli uomini una volta ogni 3 mesi, le donne ogni 6 fino alla menopausa. Si può donare fino a 65 anni».

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Donare il sangue non è rischioso

E proprio ieri sulla carenza di sangue è intervenuto il commissario dell’emergenza Angelo Borrelli: «Continuate a donare, è fondamentale - ha detto in conferenza stampa -. La donazione avviene in sicurezza e salva tante vite». Un appello che fa da eco a quello del presidente nazionale Avis, l’associazione più rappresentativa dei donatori di sangue in Italia, Gianpietro Briola: «Il sistema trasfusionale è sicuro. Non esiste infatti alcuna correlazione tra la donazione di sangue e il coronavirus, in quanto non c’è possibilità di contagio».

L'appello ai cittadini

Concetto ribadito anche dai vertici Avis Calabria. Questo è l’appello ai cittadini, ai quali sono consentiti gli spostamenti per le donazioni, del presidente regionale Rocco Chiriano: «Innanzitutto voglio ringraziare tutti i donatori che stanno continuando a donare. Abbiamo un calendario che copre tutto il mese di marzo come se fosse un mese normale per noi. Naturalmente tutto il nostro personale medico, paramedico e i volontari sono formati e informati e il donatore può tranquillamente recarsi nelle nostre sedi. Sui siti internet ci sono tutti i nostri recapiti, basta andare sui motori di ricerca e digitare Avis e compare il posto più vicino dove poter donare».

Donare è vita

«La sinergia che stiamo avendo con le Avis provinciali e comunali, con il centro regionale sangue e con la struttura del Dipartimento della Salute della Regione Calabria sta producendo i suoi frutti - ha sottolineato Chiriano -. Nella nostra regione abbiamo anche i fratelli talassemici: loro vivono se hanno le trasfusioni e noi non possiamo abbandonarli così come non possiamo abbandonare gli ospedali e lasciarli senza sangue. Non lasciateci da soli. Noi ce la stiamo mettendo tutta ma abbiamo bisogno di voi».