Alla fine il corpo C, ala dell'università Magna Grecia di Catanzaro attualmente inutilizzata, servirà la causa di salvare vite umane. L'accordo è stato stretto questa mattina dal commissario straordinario, Giuseppe Zuccatelli, e dal rettore dell'ateneo, Giovambattista De Sarro. Nei giorni scorsi il manager romagnolo aveva infatti trasmesso una richiesta a De Sarro per chiedere l'utilizzo di quegli spazi allo scopo di ospitare il reparto di Geriatria dell'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio. L'obiettivo quello di liberare spazi all'interno dell'ospedale cittadino da adibire a posti letto Covid. 

Malattie infettive quasi al collasso

Nel frattempo nel reparto di Malattie infettive il numero dei pazienti affetti da coronavirus è continuato progressivamente ad aumentare. Il primario, Lucio Cosco, nel pomeriggio di ieri aveva provveduto a reperire nuovi letti per incrementare la dotazione dell'unità operativa che in via ordinaria dispone di 27 posti. Il margine di manovra alla serata di ieri era stato fissato fino a 31, di questi 26 erano occupati. Ma questa mattina è stato infine stretto l'accordo, grazie alla disponibilità mostrata dal rettore, che consentirà all'ospedale Pugliese di utilizzare altri 30 posti, ottenuti grazie al trasferimento del reparto di Geriatria nei locali universitari.

Lo spostamento di Geriatria

Il corpo C dell'ateneo è un intero blocco dispiegato su nove piani, attualmente inutilizzato ma attrezzato ad accogliere più di una intera unità operativa. Secondo le stime fornite, sarebbero ben 75 i posti letto che si potrebbero ricavare. Da qui la richiesta avanzata dal commissario straordinario, Giuseppe Zuccatelli, che ha infine trovato la sponda del rettore. Lo spostamento dell'unità operativa avverrà nei prossimi giorni e in piena sicurezza. Assieme ai degenti verrà trasferita anche l'intera equipe medica e infermieristica. In queste ore le direzioni della due aziende, quella ospedaliera e quella universitaria, sono già al lavoro per organizzare il trasferimento.

Decongestionare l'ospedale

L'intera operazione consentirà di decongestionare così l'intero ospedale alle prese non solo con l'aumento dei ricoveri di pazienti affetti da Covid 19 ma stretto anche nella morsa di dover garantire prestazioni assistenziali specialistiche. Secondo alcune stime, il blocco dei ricoveri e delle sedute operatorie determinato, durante la prima ondata, dalla necessità di assicurare posti letto in terapia intensiva per la cura dei malati Covid ha prodotto un calo dei ricavi per l'azienda ospedaliera quantificato in sei milioni di euro. Ma non vi è solo l'aspetto puramente economico, il blocco dei ricoveri ha impedito contestualmente l'erogazione di prestazioni per pazienti affetti da tante altre patologie.

 

Una criticità che il management cerca adesso di superare. I trenta nuovi posti letto ricavati grazie al trasferimento del reparto di Geriatria negli spazi universitari consentirà all'ospedale di continuare a prestare assistenza in piena sicurezza e non solo per i pazienti Covid.