Lo ha stabilito l’Asp al fine di monitorare il personale operante. I kit permetteranno di individuare le persone entrate in contatto con il virus
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L’Asp di Cosenza ha dato mandato al responsabile del 118 Riccardo Borselli di avviare uno screening tra il personale 118 più esposto al rischio contagio da coronavirus attraverso l’utilizzo dei test sierologici (test-rapido). Lo riferisce una nota stampa.
A differenza degli ormai noti "tamponi", esame di laboratorio che serve per individuare la presenza del coronavirus all'interno delle mucose respiratorie, che però sono più difficili da “processare” e con tempi molto più lunghi, i test sierologici rapidi di facile esecuzione , una puntura sul dito, tre gocce di sangue, 8 minuti di attesa, individuano tutte quelle persone che sono entrate in contatto con il virus. Mentre i primi forniscono un'istantanea sull'infezione, i secondi "raccontano" la storia della malattia. Attraverso questi strumenti infatti è possibile andare ad individuare gli anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario in risposta al virus.
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I kit, monouso, composti di pungidito e cassettina reagente permetteranno, come sostiene lo stesso dr Riccardo Borselli, di effettuare un esame veloce e a basso costo tra il personale del 118 operante nelle zone dove sono presenti focolai da corona virus. Il test verrà effettuato anche sull’unico operatore del servizio positivo al tampone per controllare la persistenza della positività e l’eventuale presenza di anticorpi nel sangue. Gli addetti del 118 nelle scorse settimane sono stati già sottoposti al tampone questa ulteriore indagine permetterà di monitorare con più attenzione il personale.