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«Oggi possiamo dire che finalmente si passa dalle parole ai fatti e si apre la fase concreta della realizzazione del primo dei tre grandi ospedali nuovi della nostra regione». Così il presidente della Regione Mario Oliverio, questa mattina, a riguardo della consegna dei lavori per la costruzione del Nuovo Ospedale della Sibaritide. In contrada Insiti, luogo di cerniera tra le città di Corigliano e Rossano che stanno per divenire unica realtà, laddove sorgerà la moderna e funzionale struttura, una cerimonia tanto semplice quanto significativa ha sottolineato il momento così atteso dalle comunità con la presenza e gli interventi, oltre del Presidente della Regione, del delegato per le politiche sanitarie regionali Franco Pacenza, del Responsabile del Procedimento ing. Pallaria, dell'ing. Gidaro, dirigente del Settore Edilizia sanitaria, del Prefetto di Cosenza Tomao, del rappresentante del Concessionario ing. Naty, del direttore generale dell'ASP di Cosenza Mauro. A partecipare ancora i sindaci di Corigliano, Geraci, e Rossano, Mascaro, che hanno rimarcato l'importanza dell'evento. Presenti inoltre, don Antonio Martello che ha impartito la benedizione, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali del comparto edile.
La struttura ha contato un investimento da parte della Regione di 144 milioni di euro; 376 saranno i posti letto. A realizzare i lavori, il Concessionario " Ospedale della Sibaritide" ( l'ATI Tecnis- Cogiatech). I tempi di realizzazione, a decorrere dalla consegna definitiva dell'opera, sono previsti in due anni e mezzo.
«Abbiamo voluto questa iniziativa, sottolineando come essa sia un atto amministrativo, senza volerla rinviare per non recare danno, e che dunque non può essere strumentalizzata. Domani- ha voluto rimarcare Oliverio- il Consiglio Regionale approverà, nel rispetto della volontà delle popolazioni sancita dal referendum, la fusione tra i due comuni che dovrà essere non solo un fatto amministrativo ma la costruzione della nuova città. Oggi c'è proprio un pezzo strategico di quest'ultima».
“Superate le difficoltà”
«Abbiamo lavorato- ha detto Oliverio- per sbloccare grandi opere e stamattina lo stiamo facendo con una importante: uno dei tre ospedali nuovi, programmati sin dal 2007. Abbiamo lavorato in questi tre anni per superare difficoltà, per fare in modo che opere rilevanti come questa potessero essere portate a buon fine. Nello specifico- ha aggiunto- c'è stata una vicenda che ha interessato l'impresa, prima con una interdittiva antimafia, poi rimossa dagli organi di giustizia, e successivamente con una procedura di amministrazione straordinaria. Una vicenda complessiva che ha rallentato il procedimento. Tuttavia siamo stati determinati, e questa mattina consegniamo i lavori. Agli sfiduciati, ai diffidenti dico: oggi parte l'opera».
«Opera importante per il territorio»
«Si apre la fase di organizzazione del cantiere, di movimento terra- ha aggiunto Oliverio-, di adempimento per tutta la parte relativa alle opere di sminamento e altro, che durerà 120 giorni. In continuità si aprirà la fase di realizzazione vera e propria. Per questa opera- ha informato- c'è un investimento di 144 milioni di euro, 376 i posti letto. Sarà realizzata nel pieno rispetto di legalità e trasparenza per come sancito dal Protocollo di Legalità sottoscritto con la prefettura di Cosenza sin dal 2016. Si tratta di un’opera importante in un territorio particolarmente rilevante per la presenza di popolazione, per la strategicità che ha questo sito per un comprensorio vasto. Sarà un contenitore che permetterà alla sanità calabrese un necessario salto di qualità».
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«Oggi è una giornata importante, ma non l'unica per costruire un percorso di crescita e di sviluppo per questa area. Abbiamo infatti investito 6 milioni di euro per realizzare i collegamenti con il sito che vedrà la costruzione del nuovo ospedale» ha ricordato il Presidente Oliverio che ha aggiunto: «Ritornerò qui per discutere un progetto per la nuova città. Agenda Urbana, per la quale abbiamo avviato incontri nella scorsa settimana, mette a disposizione risorse che, però, devono essere collocate in un quadro più ampio, utilizzate per il disegno della nuova città. Realizzarla significherà realizzare servizi qualificati, l’ospedale, ma anche infrastrutturazione moderna per i collegamenti non solo tra le due realtà ma con anche con i corridoi intermodali». «Stiamo insomma lavorando su un mosaico che prevede diversi pezzi, per fare in modo che questo territorio pesi per quel che rappresenta» ha detto inoltre il Presidente della Regione.
Protocollo legalità
«Oggi si parte, con un atto formale, amministrativo qual è la consegna dei lavori per il nuovo ospedale» ha affermato quindi Pacenza che ha voluto tra l'altro sottolineare particolarmente il protocollo di legalità, che la Regione ha fortemente voluto, sottoscritto negli scorsi mesi relativamente all'opera, indicando in questo: «il luogo dove avverranno le relazioni, dove avverranno tutti gli adempimenti».
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La consegna dei lavori al Concessionario - come spiegato dal Presidente Oliverio, Gidaro e Pallaria- segue l' iter serrato stabilito dalla Regione, dettato dall'esigenza di avviare al più presto la realizzazione dell'opera. Nel luglio dello scorso anno, l'approvazione del progetto definitivo e il contestuale avvio della progettazione esecutiva. A novembre passato, quindi, l'approvazione del progetto esecutivo stralcio di una serie di lavori ( cantierizzazione, recinzione e pulizia dell'area ospedaliera, bonifica dagli ordigni bellici, movimentazione terre e operazioni propedeutiche all'avvio dei lavori strutturali) che avranno la durata di 120 giorni. Sempre nello steso mese, è stato emesso dal Responsabile Unico del Procedimento l'Ordine di Servizio che ha stabilito modalità e tempi per l'elaborazione e consegna del progetto esecutivo del Nuovo Ospedale, prevista entro il prossimo mese di febbraio. I lavori relativi alla struttura ospedaliera verranno avviati in continuità con quelli dello stralcio prioritario, considerando la necessità di verifica, approvazione ed autorizzazione sismica del progetto esecutivo completo.