La sanità reggina non è più materia di competenza della Regione. A deciderlo il commissario al piano di rientro Massimo Scura, che ha di fatto assunto le funzioni generali all'Asp di Reggio Calabria. Un provvedimento, quello che si protrarrà per i prossimi sei mesi prorogabili e solleva dal suo incarico il direttore generale Giacomo Brancati.

 

Le mosse di Scura anticipano la Regione Calabria

Il decreto segna un colpo di mano del commissario, da sempre in rapporti tesi con la Regione e ai ferri corti con il governatore Mario Oliverio. L'ente sanitario era già attenzionato dalla Prefettura, dalla Procura e dai Ministeri dell'Economia e della Salute per i debiti pregressi, stimati intorno ai 200 milioni di euro. La vicenda si inserisce negli accertamenti sui doppi pagamenti delle medesime fatture a creditori e fornitori inevasi. 

 

Le mosse di Scura anticipano la Regione e la paventata revoca del dg Brancati. Partito dal luglio scorso, l'accesso ispettivo antimafia all'Azienda prosegue il suo corso. Focus sulle inchieste partite dalla Procure di Reggio, Palmi e Locri che hanno coinvolto alcuni dipendenti, la gestione delle gare per beni e servizi e gli stessi appalti.

Psichiatria, il servizio residenziale sotto inchiesta

Finisce sotto inchiesta anche il servizio residenziale per i pazienti psichiatrici. Dovranno rispondere di abuso d'ufficio 9 persone. Si tratta dei vertici Asp che si sono susseguiti dal 2014 ad oggi, ed i professionisti che hanno occupato ruoli direzionali nel Dipartimento di salute mentale della Regione. Le indagini si concentrano inoltre sulle strutture non ancora accreditate, il cui iter per l'accreditamento è fermo dal 2015, dopo un iniziale tentativo.