«Hanno chiuso l'ospedale. È di poche ore fa la notizia che l’ospedale di Cetraro è Covid. In sostanza, per l’inefficienza dell’Asp che non ha ottemperato al DCA 91 che prevedeva 8 posti letto di Terapia Sub Intensiva, da oggi é vietato ammalarsi perché la Rianimazione di Cetraro è diventata Covid. Avevamo previsto tutto e lo aveva previsto il consigliere regionale Giuseppe Aieta che per le sue libere posizioni sta subendo in queste ore attacchi disdicevoli e volgari da parte di chi non ama la libertà di espressione.

 

A lui esprimiamo la nostra incondizionata solidarietà e lo esortiamo a proseguire in questa difficile battaglia ad esclusivo interesse dei pazienti e del personale sanitario». Lo scrive in un post il gruppo della minoranza consiliare di Cetraro, "Patto per il futuro", in relazione alla decisione di utilizzare i posti letto della Rianimazione per i soli pazienti Covid, curati in un'ala indipendente del nosocomio. La notizia, come si evince da un nostro servizio andato in onda lo scorso 13 novembre, era già stata resa nota ancora prima dell'entrata in funzione del reparto Covid. 

Preoccupa la riorganizzazione sanitaria

«Di fatto da oggi a Cetraro non sarà accettato nessun paziente con patologie critiche perché la Terapia Intensiva è stata convertita in Covid e perché degli (ulteriori, ndr) 8 posti previsti non c’è neanche l’ombra - si legge ancora nella nota -. Chiediamo al sindaco di intervenire anche alla luce della nostra mozione votata dal consiglio all’unanimità e di farlo assicurandogli il nostro incondizionato sostegno».

 

Proprio per sopperire alla carenza dei posti letto di terapia intensiva e sub intensiva sulla costa tirrenica, la riorganizzazione sanitaria, in considerazione dell'emergenza in corso, aveva previsto la realizzazione del reparto di Rianimazione all'ospedale di Paola. Ma una serie di rinvii e ritardi stanno rimandando di settimana in settimana l'avvio delle attività. Di fatto, ad oggi, la costa tirrenica, una striscia di terra di oltre cento chilomentri, non ha un solo posto di terapia intensiva per pazienti ordinari.

 

La risposta del sindaco

Dopo le polemiche, il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, ha inviato una nota indirizzata al commissario straordinario dell’Asp, Cinzia Bettellini, al commissario straordinario per il piano di rientro, Guido Longo, al Ministro della Salute, Roberto Speranza e al Presidente facente funzione della Regione Calabria, Nino Spirlì. Nel documento si legge: «Si chiede con urgenza la sospensione immediata della riconversione dei posti letto di terapia intensiva del presidio ospedaliero di Cetraro e di prevedere che le risorse destinate per gli ammodernamenti degli spazi vengano destinate all’attivazione  dei previsti 8 posti letto di terapia semi intensiva come previsto dal citato D.C.A. 91».

 

Ed ancora: «A tutela del sacrosanto diritto alla salute - scrive in ultimo il primo cittadini - mi riserverò, qualora la mia richiesta non venga considerata, di intervenire  nelle sedi opportune tenuto conto che gli interventi in questione risultano essere tardivi e dannosi per la gestione  dell’emergenza pandemica e per sopperire alle numerose criticità organizzative e di gestione di pazienti no covid-19».