«Dalle Rsa aziendali della sanità privata ci giunge una segnalazione importante, alla quale intendiamo prestare molta attenzione. Il comparto è seriamente preoccupato che l'ultima sortita sulla stampa quotidiana del “baronato” della politica conterranea possa provocare, in coincidenza con la imminente riapertura di urne importanti, la mancata implementazione di posti di lavoro. Che sono la cosa a cui teniamo di più». Così, in una nota, la segreteria territoriale della Uil a proposito di un documento pubblicato sulla stampa da gruppi di minoranza al Comune di Rende e che ha a che fare con segnalazioni di presunte anomalie a proposito dell'insediamento sanitario che il gruppo iGreco vorrebbe costruire a Rende.

 

«Il documento in questione e la relativa sortita sulla stampa –continua la Uil -è denso di argomentazioni che ci appaiono annose e pretestuose, a voler pensare bene. E, soprattutto, contrarie agli interessi dei cittadini e contrarie ai posti di lavoro che si andrebbero a creare. Non esiste sanità privata in contrapposizione a quella pubblica. Esiste la sanità, e quella privata convenzionata con il servizio pubblico gioca un ruolo fondamentale. Ed esiste il lavoro, da proteggere e da conquistare. Quanto alle argomentazioni tecniche a supporto del documento –continua ancora la Uil –sono da intendersi prive di interesse collettivo. A noi interessano i posti di lavoro. Se il progetto del gruppo iGreco ha i requisiti per essere concretizzato ben venga e al più presto. Purché si sia agito nel pieno rispetto della legge. Altre argomentazioni pretestuose sono linfa per giochi di prestigio e di potere. A tal proposito –continua ancora la Uil –è improbabile non concedersi anche una chiave di lettura più maliziosa all'intera vicenda».

 

«Non vorremmo – rimarca la segreteria territoriale - che la sortita pretestuosa sia stata congegnata non solo perché si è nell'imminenza di una drammatica campagna elettorale regionale ma anche, proprio per questo, perché il gruppo iGreco qualche giorno fa ha dichiarato alla stampa di voler procedere con nuove assunzioni raccomandando di non far pervenire curriculum sponsorizzati dalla politica. Un nuovo insediamento fa gola a tutti –conclude la Uil -. Anche, se non soprattutto, a chi vuole ricavarne consenso elettorale. Non poterci mettere il cappello diventa un problema. È sempre andata così, del resto. Noi siamo per la legge, per la tutela della salute e per i diritti dei lavoratori. E per i posti di lavoro e intendiamo tranquillizzare le Rsa aziendali, vigileremo. E siamo, naturalmente, contro gli intrighi, le raccomandazioni e le prepotenze dei potenti».