Nuova giornata di passione per i dipendenti della clinica privata Marrelli Hospital che ormai da tempo ha ingaggiato una battaglia con il commissario per il piano di rientro, Massimo Scura, da cui sperano di ottenere la liquidazione di un budget adatto al funzionamento della struttura sanitaria. Ieri mattina un gruppo proveniente da Crotone ha nuovamente posto sotto assedio Palazzo Alemanni, cinturato dalla Digos, considerata l'assenza del commissario in trasferta a Reggio Calabria, dove era previsto il suo insediamento alla guida dell'Asp.

 

«Siamo alle solite» spiega un medico del Marrelli, Angela Saccomanno. «C'è un commissario che non vuole amministrare la sanità. La nostra clinica eroga prestazioni e ci sono esigenze a cui dobbiamo rispondere. Non ci muoveremo di qua». «Siamo amareggiati - ha aggiunto Roberto Ghidini - perchè non possiamo lavorare sei mesi l'anno. Il commissario deve corrispondere il giusto budget. Siamo trecento persone non possiamo stare a casa, quindi il commissario deve cercare di dare la retribuzione di tutte le prestazioni che noi abbiamo già erogato. Non pretendiamo un aumento di budget ma l'erogazione delle prestazioni già erogate».

Marrelli: «Situazione insostenibile»

«Siamo ancora in attesa di risposte per una serie di quesiti posti durante l'ultima manifestazione avvenuta i primi di luglio». Lo ha dichiarato il medico-imprenditore Massimo Marrelli presente insieme a una delegazione di lavoratori del Marrelli Hospital che questa mattina ha nuovamente occupato Palazzo Alemanni a Catanzaro, sede degli uffici del commissario al rientro sanitario. «Nel giro di due mesi – continua – non è stata data nessuna risposta e di conseguenza siamo ritornati qua perchè la situazione è insostenibile, non perchè l'attività o l'impresa non è adeguata, ma perchè questo signore (il commissario Massimo Scura n.d.r.) ci ha messi in difficoltà».

«Siamo qui – continua Marrelli - nel luogo pubblico dove vengono affrontate le problematiche dell'attività sanitaria, con l'intento non di chiarire con lui, ma per chiedere un'interlocuzione con delle figure istituzionali più elevate. Sicuramente non con il commissario perchè, ormai, ciò che aveva intenzione di fare lo ha fatto, e ha continuato a perpetrarlo nell'arco dei quattro anni, penalizzandoci sempre di più».
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«Chiedo un incontro – continua il medico-imprenditore crotonese - non solo con figure politico-istituzionali, ma anche con organi della magistratura per esporre le mie problematiche, e per capire se questa nostra situazione è dovuta a una colpa, o meglio un'interpretazione del commissario, o se c'è dolo. A mio avviso ce n'è, e anche da vendere, e di conseguenza abbiamo bisogno di chiarimenti». In segno di protesta, Massimo Marrelli ha deciso di chiudere, per oggi, tutte le aziende che fanno parte del gruppo imprenditoriale.

 

Luana Costa e Giuseppe Laratta

 

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