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«Con la presente, nella mia qualità di principale autorità in materia sanitaria della città, Vi invito a fornirmi entro dieci giorni copia del piano relativo alla nuova organizzazione del pronto soccorso. Trascorso tale termine, sarò costretto, mio malgrado, ad emettere una nuova ordinanza sindacale che trasmetterò, per competenza, all’autorità giudiziaria». Si conclude così la lunga lettera che il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha indirizzato al direttore generale dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” Giuseppe Panella, al direttore del policlinico universitario “Mater Domini” Antonio Belcastro e al direttore dell’azienda sanitaria provinciale Giuseppe Perri.
Mancate risposte
Alza l’asticella il primo cittadino e chiede conto di un piano che i tre direttori si erano impegnati a redigere per offrire sostegno al pronto soccorso dell’ospedale, sprofondato ormai da tempo in una condizione di continua emergenza. «Sono passati cinquanta giorni dall’ultima riunione operativa tra le tre aziende sanitarie e ancora non si ha notizia dell’annunciato piano, nonostante la situazione continui a restare molto tesa» chiarisce Sergio Abramo. Il piano straordinario prevedeva forme ufficiali di collaborazione per alleggerire la pressione sul pronto soccorso del Pugliese attraverso un sistema di protocolli tra le aziende per il ricovero breve dei pazienti stabilizzati anche presso il policlinico Mater Domini. Da qui la decisione di impugnare carta e penna e scrivere una lettera dai toni perentori ai tre dg. Entro dieci giorni e assenza di risposte il sindaco si è riservato di emettere una nuova ordinanza sindacale, con i poteri conferitigli dalla legge in materia di emergenze sanitarie, che sarà trasmessa anche all’autorità giudiziaria.
Luana Costa