A due giorni dalla scadenza dei contratti a termine riparte lo scontro tra i precari e gli idonei delle graduatorie in attesa dello scorrimento per firmare le assunzioni
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La giostra delle stabilizzazioni riapre all'Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, in queste ore caduta in grande affanno per l'imminente scadenza dei contratti del personale precario ma ingessata sulle procedure da adottare. Il 30 aprile, e quindi tra poco meno di due giorni, tutti i contratti del personale assunto con forme flessibili giungerà a scadenza, ma i vertici aziendali sono caduti in una paralisi amministrativa che deriva dall'applicazione delle normative di legge.
Il valzer delle stabilizzazioni
Il piano del fabbisogno del personale, completato solo qualche giorno fa nella sede di Madonna dei Cieli, sembrava aver messo la parola fine sulle procedure di stabilizzazione. Il provvedimento che prevedeva l'assunzione di 214 unità riservava una notevole quota alle stabilizzazioni: 192 tra medici, infermieri e operatori sociosanitari che al 31 dicembre 2019 avevano già raggiunto il requisito dei tre anni di attività si sarebbero visti trasformare il contratto da determinato a indeterminato. La grana è però scoppiata nella serata di ieri quando alle stabilizzazioni previste per l'annualità 2019, si è deciso di affiancare anche quelle per l'annualità 2020, così come previsto dalla legge finanziaria 2020. La legge Madia consentirebbe, infatti, di estendere le procedure di stabilizzazione anche al personale che raggiungerà il requisito dei tre anni al 31 dicembre 2020.
La guerra strisciante
Un'ipotesi che ha però riaperto l'annosa guerra tra i precari e gli idonei inseriti nelle graduatorie dei concorsi che attendevano lo scorrimento per colmare i pochi posti rimasti ancora disponibili al termine delle procedure di stabilizzazione. La macchina è quindi piombata in un black out amministrativo e con le scadenze dei contratti ormai alle porte. I vertici aziendali hanno così deciso di richiedere un parere per chiarire ogni aspetto riguardante la possibilità di procedere con le stabilizzazioni anche del personale che raggiungerà i requisiti nel 2020, ma il rischio è quello di spingersi troppo oltre le scadenze e di dover quindi trovare una pezza amministrativa fuori tempo massimo. Allo stato si ragiona anche ad una proroga del contingente dei precari di poche settimane, circa venti giorni, per ritrovare il bandolo della matassa.