VIDEO |I dipendenti della Residenza per anziani "San Carlo Borromeo" sollecitano l'accreditamento del budget necessario per evitare la chiusura. Previsto un incontro con il commissario Cotticelli. Intanto, davanti alla Cittadella, continua il sit-in di protesta
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Ammonta a 534mila euro il budget che consentirebbe alla comunità del Reventino Savuto, un territorio di 20 mila abitanti, di preservare una struttura molto importante per gli anziani ospiti ormai da 10 anni nella Residenza sociale "San Carlo Borromeo" di Panettieri. Davanti alla cittadella regionale, questa mattina, insieme ai dipendenti che rischiano di perdere il loro posto di lavoro, il sindaco di Panettieri Salvatore Parrotta, affiancato dai primi cittadini di Carlopoli, Decollatura, Soveria Mannelli, Scigliano, Colosimi Bianchi e Parenti ed il segretario regionale della Uil Fpl Elio Bartoletti.
Le iniziali rassicurazioni del commissario alla sanità Saverio Cotticelli e del direttore generale del dipartimento salute Antonio Belcastro si sono scontrate con la realtà rappresentata dal commissario dell’Asp di Cosenza che ieri ha ricevuto gli amministratori e spiegato l’impraticabilità dell’iter che era stato garantito.
Dipendenti a rischio
«Questo Rsa – ha spiegato il sindaco Parrotta – può dare disponibilità ai pazienti sino a 15 posti letto se rimane l’accreditamento da parte della Regione e dà lavoro a venti famiglie e crea un indotto sul territorio. Noi oggi dobbiamo ricevere risposte certe: basta chiacchiere, vogliamo fatti. Per la struttura vi è il rischio di mandare a casa i dipendenti e spostare gli ospiti che sono ricoverati in struttura».
Nel corso della giornata è previsto l’ennesimo incontro con il generale Cotticelli, per sollecitare la risoluzione dei problemi legati all’accreditamento della Rsa e alla conservazione del budget già finanziato da parte della Regione.
«Non abbiamo ricevuto la proroga del contratto ed ora siamo a casa – ha detto una lavoratrice – e siamo mortificati per le persone che sono ormai da dieci anni nella nostra struttura».
Sulla vicenda, è stato anche informato il ministro della salute Roberto Speranza.