Il professor Valter Longo con la sua fondazione ha presentato la "Dieta della longevità". Uno studio condiviso da professionisti medici e tanti cittadini curiosi di comprendere come questa innovazione possa migliorare lo stile e la qualità della vita.

«La Calabria ha una storia di record. Almeno alcuni paesi della Calabria hanno una storia di longevità record. Questa longevità è a rischio e quindi siamo qui per capire come in parte convincere delle persone a tornare a quel tipo di longevità legata alla “pasta e vaianeia” e aggiungere anche la tecnologia. Quello che abbiamo imparato dalla scienza americana, californiana, per quelli che magari hanno più difficoltà a cambiare dieta e, quindi, bisogna un po' capire la psicologia di tutti per poterli poi portare verso una salute totale».

Il primo assioma del dottor Longo, direttore del Longevity Institute della University of Southern California, rivede sostanzialmente il valore delle proteine. Che spiega con il suo sistema “mima digiuno”. Lo scienziato di origini calabresi ha dimostrato, con uno studio pubblicato su Cell Metabolism, che chi consuma oltre il 20% delle sue calorie sotto forma di proteine ha il 75% di rischio di mortalità in più (negli under 65, dopo la correlazione perde gradualmente rilevanza). Questo è dovuto al semplice fatto che le proteine sono il principale mediatore dell’ormone della crescita GH: vale a dire, più proteine si consumano, più ormone della crescita il corpo produce. Se questo meccanismo è utile nella fase di sviluppo di un adolescente, diventa pericolosa in fase adulta. Infatti, l’ormone della crescita è il predecessore dei fattori di crescita (IGF-1 e IGF-2), i quali fomentano la divisione cellulare che va a nozze con i tumori, il diabete e i processi d’invecchiamento.

Lo studio

«Nello studio clinico che stiamo facendo qua proprio in Calabria una volta ogni tre mesi cinque giorni di digiuno. Le persone incluse sono quelle tra i venti e i settant'anni». Una realtà che vede la Calabria protagonista con numeri che fanno ben sperare. E la risposta è stata straordinaria. «In meno di un anno e mezzo abbiamo reclutato trecentosessanta pazienti. Siamo a centoquaranta pazienti dalla fine quindi incoraggiamo tutte le persone a contattare la fondazione Valter Longo».

Un evento, ha spiegato l’avvocato Falcomatà presidente del club Rotary parallelo 38 che «rientra tra l'altro nel programma distrettuale. La nutrizione, l'alimentazione, la dieta mediterranea. E quindi quale migliore occasione quella di avere il grande privilegio di avere qui il professore Longo proprio per affrontare una tematica così importante».

Dello stesso parere il presidente dell’ordine dei biologi calabresi Domenico Laurendi che ha sottolineato come sia fondamentale «la consapevolezza oggi di uno stile di vita sano. E finalmente si raggiungono  tutte le case. Noi come biologi cercheremo di supportare e di aiutare anche a divulgare le buone abitudini».