Si è risolta positivamente la vicenda relativa al bambino di sei anni affetto da sindrome di Asperger. Nella giornata di ieri, la madre era scesa in piazza per tutela il diritto alla salute del piccolo al quale l’Asp di Reggio non garantiva le cure necessarie. Secondo un’ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria, l’Azienda sanitaria doveva provvedere ad erogare 15 ore settimanali di terapia con metodo Aba o, in subordine, a sostenere l’onere economico di tale terapia con conseguente diritto di rivalsa dei ricorrenti fino a compimento del dodicesimo anno di età. Ma fino a ieri, le terapie sono state sostenute economicamente dalla famiglia. Sul caso, il garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale annuncia: «Ho appena ricevuto una telefonata dal prefetto Giovanni Meloni, con la quale sono stato informato che la triade commissariale dell'Asp di Reggio Calabria, in esecuzione all'ordinanza del Tribunale dello Stretto, convocherà al più presto la mamma del bambino per informarla che allo stesso verrà garantito l'accesso alle cure indicate».

«Ringrazio i commissari – conclude Marziale- che ho incontrato stamattina, per la sensibile apertura alle necessità del bambino, ma sono testimone di un impegno costante e concreto di Meloni, Giordano e Ippolito verso i più piccoli, perché purtroppo è l'ennesima volta che devo fidare sulla loro sensibile collaborazione per vedere assicurati ai bambini i diritti di cui sono portatori sani».

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