VIDEO-INTERVISTA | Trattamenti sospesi per la mancanza di dispositivi anti-Covid. Appello dell'Associazione Le Mamme di Gaia all'Azienda sanitaria di Cosenza
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Spazi angusti, mancata sanificazione dei locali, carenza di dispositivi di protezione individuali. Sarebbero queste le cause che ostacolano la regolare ripresa delle terapie per i bambini disabili erogate dall’Azienda Sanitaria nell’area urbana cosentina, nei due presidi di Via Berlinguer in Contrada Serraspiga a Cosenza e di Via Marco Polo in Contrada Lecco a Rende.
Disagi per tutti
Il condizionale è d’obbligo perché dagli uffici di Via Alimena non sono giunte spiegazioni ufficiali. E però, mentre si riaprono mercati, fiere e discoteche, non si trova un modo per riattivare un servizio essenziale per i piccoli affetti da svariate malattie invalidanti, mettendo in crisi anche le loro famiglie. Parliamo di bambini in età evolutiva di età compresa tra 0 e 11 anni.
Serve il contatto diretto
Durante il lockdown si è cercato di tamponare attraverso un sostegno a distanza, Ma questi trattamenti riabilitativi, neuropsicomotricità, logopedia, chinesiterapia, tanto per fare un esempio, richiedono il contatto diretto. La denuncia di Debora Cilio, portavoce dell’associazione Le Mamme di Gaia: «Violati i diritti dei nostri figli». Ecco l'intervista raccolta dal nostro network: