Al reparto di Pediatria dell'ospedale di Cetraro medici e operatori sanitari non usano soltanto la medicina per guarire i piccoli pazienti, ma l'umanità. Non è la prima volta, infatti, che i nostri lettori sentano il bisogno di esprimere pubblicamente il loro senso di gratitudine nei confronti dei veri e propri angeli incontrati in corsia. Stavolta ci scrive M.P., queste le iniziali della donna, per raccontarci come l'umanità di medici e infermieri l'abbia aiutata a superare un momento molto difficile, dovuto alle sofferenze della figlioletta di appena cinque mesi, a cui è stata diagnosticata una grave infezione da salmonella.

La febbre alta e la corsa in ospedale

La piccola, come ci racconta la sua mamma, ha cominciato a stare male lo scorso 19 agosto, accusando febbre alta e sintomi gastrointestinali gravi, che rischiavano di lasciarla in uno stato di disidratazione. Su consiglio del pediatra, i genitori hanno deciso di portarla al pronto soccorso dell'ospedale di Cetraro. «Siamo stati accolti con professionalità e umanità - precisa la donna -, doti che purtroppo ormai non è facile trovare negli ospedali di zona». Dopo la visita generale, i medici hanno deciso di ricoverare la piccola paziente nel reparto di Pediatria. Qui «fin da subito hanno dimostrato la loro premura e attenzione sia medici che personale ed operatori - ricorda la sua mamma -, durante la notte venivano a controllare se fosse tutto a posto, più di una volta». I medici, prima ancora di vedere gli esiti delle analisi condotte sulla paziente, hanno intuito che vi fosse un'infezione in corso e hanno agito tempestivamente per arginarla, scongiurando così gravi conseguenze. «La salmonella - dice ancora la donna -, è un batterio che, se sottovalutato, può risultare anche mortale».

L'umanità del personale sanitario

M.P. tiene a sottolineare che tutto il personale sanitario del reparto di Pediatria l'ha aiutata soprattutto da un punto di vista psicologico ad affrontare gironi terribili. «Ho visto mia figlia stare male, piangere nottate intere, con flebo notte e giorno, braccine gonfie e piene di lividi, ma in tutto ciò ci sono state davvero persone speciali vicino a me che mi hanno rassicurato e tenuta per mano, c'è stato chi si e messo di fianco a me per darmi forza e conforto, chi mi ha tranquillizzato». I medici e infermieri si sono dimostrati amorevoli anche nei confronti della bambina: «Mi hai figlia è stata un po' la figlia di ognuno di loro, in ogni istante. La prendevano in braccio quando vedevano la mia stanchezza, inventavano qualsiasi cosa per farla ridere e non farle sentire il dolorino di un prelievo. Insomma, lì dentro ci sono persone valide che meritano di essere elogiate per ciò che fanno ogni giorno per i loro pazienti». Tra le tante, tantissime persone che in questi le sono state a fianco, la donna intende ringraziare «il dott. Barreca, la dott.sa Cervo e la dott.sa De Bernardinis, che mi hanno sempre tenuta aggiornata e guarito nel miglior modo possibile la mia piccola» e tutti coloro che anche per istante le hanno dato sollievo. Ora la piccola sta bene, è completamente guarita e tra poche ore potrà tornare a giocare nella sua casa, insieme ai suoi famigliari.

Lotta a mani nude

All'ospedale di Cetraro ci sono tanti operatori sanitari che ogni giorno lavorano duramente facendo i conti con la carenza di personale, mezzi e strumenti, ma pur di garantire un buon servizio, in nome della sanità pubblica, lottano a mani nude al fianco dei loro pazienti. Quelli del reparto di Pediatria non fanno eccezione. Per fortuna resta la loro grande professionalità e umanità che ogni giorno regala una piccola, grande speranza a un territorio martoriato e troppo spesso dimenticato.