VIDEO | Il padre di Iulia, una bimba di 5 anni affetta da disturbo dello spettro autistico, ha deciso di manifestare sotto la sede del Ministero della Salute e in una lettera al ministro Speranza chiede un intervento urgente: «Mancano le cure adeguate»
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Il 20 novembre è la giornata mondiale per i diritti dell'infanzia e dell’adolescenza e in questa occasione Marian Flacescu, padre di Iulia, una bellissima bambina di 5 anni di Roccabernarda, nel corotonese, affetta da disturbo dello spettro autistico, ha deciso di manifestare davanti al Ministero della Salute a Roma, per difendere i diritti dei bambini. «I nostri bambini – afferma Marian - sono privi di terapie appropriate, terapie specifiche per l'autismo. Addirittura quelle poche ore di terapia che il Servizio sanitario nazionale eroga per i nostri bambini sono state ridotte per mancanza di soldi, perché stanno facendo tagli alla sanità. E sembra che la colpa sia di nessuno. Ci dicono che l'Asp non può fare niente, che la Regione c'entra poco – dice Marian -ma sarà che anche il Ministero non c'entra niente non può fare niente? Sono anni che aspettiamo un intervento terapeutico specifico, come Aba che nei primi anni di vita è fondamentale. È l'unica speranza che ci resta, poi loro crescono e i problemi aumentano in modo esponenziale».
"Bambini invisibili"
Marian si sente solo e zoppo in questo cammino e «la sensazione è che i nostri bambini siano "invisibili". Si deve trovare una soluzione immediata. Perché siamo stufi di belle parole, di passarelle per abbellire la propria immagine e il proprio partito». Marian si rivolge poi ai papà. «Cari papà, noi dobbiamo andare a prendere direttamente dai responsabili, questo non spetta alle mamme che stanno già facendo tanto e spesso quasi tutto il peso della disabilità cade sulle loro spalle. Quindi facciamo sentire la voce dei nostri figli, la voce di chi voce non ha. E ci dovranno rispondere: questi bambini cosa faranno? Perché non possono godere di cure adeguate? Perché la famiglia di un bambino autistico viene abbandonata? Perché deve partire, lasciare la propria casa, i nonni, gli amici i propri affetti? Perché deve farsi carico delle spese della terapia? Non è forse un diritto della persona essere sostenuti? Sono i diritti dei nostri bambini».
Una lettera per il ministro Speranza
Marian da Roccabernarda ha raggiunto la capitale con una lettera che è stata recapitata al ministro della Salute Roberto Speranza nella quale scrive: «Sapere che la propria figlia è affetta da autismo è una consapevolezza devastante. A questo si aggiunge un disagio infinito a causa della totale indifferenza, per non dire abbandono, da parte delle istituzioni. Sono passati più di due anni dalla diagnosi e Iulia non è ancora stata inserita in un contesto terapeutico appropriato. Nella provincia di Crotone l’Azienda Sanitaria non eroga terapie specifiche per questo tipo di problematiche, a parte le due ore a settimana di logopedia e psicomotricità presso un centro convenzionato che però non sono sufficienti per completare le necessità terapeutiche prescritte dal neuropsichiatra infantile». Marian chiede al ministro un intervento urgente per Iiulia e per tutti i bambini che figli della nostra terra. «Solo nella provincia di Crotone si parla di oltre 500 casi di autismo, oltre 500 famiglie abbandonate nell’indifferenza delle istituzioni. Dopo tante sollecitazioni all’Asp e alla Regione non abbiamo avuto risposte. Vorrei che chi occupa ruoli istituzionali potesse trascorrere una giornata con una di queste famiglie per comprendere qual è la vita che quotidianamente viviamo. Sono consapevole che nessuno ha la bacchetta magica per risolvere i problemi della sanità italiana – conclude il papà di Iulia – ma credo che davvero si possa e si debba fare qualcosa per questi bambini e per le loro famiglie».
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