«Sono felicissima e ringrazio i commissari dell'Asp di Reggio Calabria e il dottor Marziale per la sensibilità e l'impegno dimostrato verso mio figlio, che oggi ha ricevuto un regalo prezioso». Lo afferma, in una dichiarazione, Angela Villani, madre di Matteo, il bambino di sei anni affetto da autismo in favore del quale la donna ieri ha lanciato un appello affinché l'Asp gli garantisca le cure necessarie per la sua patologia.

 

«Anche nei momenti di sconforto e paura - aggiunge la donna - mi sono aggrappata con tutte le mie forze alla fede, alla giustizia e alle istituzioni che devono, così come hanno fatto per il mio Matteo, essere vicine e di supporto ai più bisognosi. Capisco il momento particolare dell'Azienda sanitaria reggina, ma non potevo abbandonare mio figlio e non lo farò mai. Spero che un giorno, Matteo mi possa parlare e dire: 'Mamma insieme ce l'abbiamo fatta'». «Grazie - conclude Angela Villani - a tutti quelli che ci hanno sostenuto e agli uomini e alle donne di Reggio che, in questi mesi difficili, ci hanno coccolato con il loro affetto e vicinanza. Questo è il vero volto di una Calabria, questa è la Calabria che ogni mamma sogna per i suoi figli».

 

Il prefetto di Reggio Calabria, Giovanni Meloni - si afferma in una nota - ha comunicato nel primo pomeriggio al Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale, che nei prossimi giorni convocherà la signora Angela Villani per attivare le cure necessarie per il piccolo Matteo. Il prefetto, il sub commissario Domenico Giordano e la commissaria Carolina Ippolito hanno accettato di pagare le cure del bimbo affetto dalla sindrome di Asperger, che gli saranno erogate in una struttura privata non convenzionata con la Regione, terapie che Matteo dovrà affrontare sino al dodicesimo anno di età. La triade commissariale contatterà Angela Villani, scesa ieri mattina in piazza per mobilitare le istituzioni e sollecitare i vertici della struttura a rispettare l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria che ha condannato l'azienda sanitaria al pagamento diretto o indiretto delle spese. A dare la buona notizia alla mamma di Matteo - é detto ancora nel comunicato - il garante Antonio Marziale, da sempre in prima linea a difesa dei diritti dei minori e il primo che ha sostenuto e seguito il caso di Matteo.

 

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