VIDEO | L'emergenza sanità ha compattato l'assemblea dei primi cittadini che chiedono di incontrare nuovamente il prefetto. Calabrese: «Servono azioni e impegni urgenti»
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Attivare una nuova unità di crisi per salvare l’ospedale di Locri. È l’ultima, disperata mossa dei sindaci della Locride, compatti nell’affrontare in maniera decisa l’emergenza sanitaria sul territorio ionico. L’assemblea dei primi cittadini arriva qualche giorno dopo il vertice in terra catanzarese con il commissario Cotticelli che, secondo il sindaco Giovanni Calabrese, ha dato poche speranze di sopravvivenza al nosocomio di contrada Verga. «Si è scoperto che i fondi per l’ospedale, se non investiti entro il 31 dicembre, saranno ritirati – ha riferito il primo cittadino locrese - quando non sarebbe presente nemmeno un progetto per poterli investire. Servono azioni e impegni urgenti».
Tra le proposte al vaglio dell’assemblea anche l’eventualità, qualora non dovessero arrivare risposte concrete, di consegnare le fasce tricolori al Ministero della Salute. Alla fine la decisione unanime di chiedere un incontro urgente al Prefetto di Reggio Calabria per affrontare rapidamente le problematiche urgenti e assumere i medici indispensabili per garantire il diritto alla salute dei cittadini.
«In cinque anni tutte le iniziative messe in campo dagli amministratori locali non hanno sortito l’effetto sperato – ha ammesso il presidente “pro tempore” dell’assemblea Cesare Deleo – vogliamo capire da chi è chiamato a gestire la sanità in Calabria quali sono gli ostacoli».