«Sulle cinquanta cartoline di chiamata per sopperire alla carenza della figura professionale di operatore sociosanitario, teniamo a precisare che non corrisponde al vero il fatto che i componenti della graduatoria di Reggio di Calabria hanno rifiutato la chiamata dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro» E’ quanto scrivono in una nota gli idonei della graduatoria stilata dall’ospedale Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria e reclutati a Catanzaro.

 

«Il grande ospedale metropolitano insieme con l’azienda Pugliese-Ciaccio hanno iniziato a fine ottobre a chiamare dallo stesso numero in graduatoria corrispondente all’ultimo assunto: cioè il 141. L’azienda di Reggio Calabria ha inviato 24 telegrammi, partendo dal 141 e quindi scorrendo fino al 165 mentre il Pugliese ha inviato 50 telegrammi partendo sempre dal numero 141 e, quindi, scorrendo fino al 191».

 

È proprio a causa di questa errore burocratico che alcuni appartenenti alla graduatoria hanno scelto come sede Reggio Calabria invece che Catanzaro: «Mai nessuno avrebbe rinunciato dopo tanti sacrifici alla realizzazione del proprio sogno. Chi risiedeva nelle vicinanze di Reggio Calabria ha accettato l’assunzione al grande ospedale metropolitano dello stretto, chi invece risiedeva nelle vicinanze di Catanzaro ha accettato all’azienda Pugliese ma tutti i componenti che hanno ricevuto il telegramma hanno accettato la sede più idonea. Teniamo quindi a precisare che nessuno mai e poi mai ha rifiutato niente, anzi restiamo in attesa della rimodulazione del numero della graduatoria, in modo da far scorrere i rimanenti posti e offrire così la possibilità a chi ancora oggi si vede negare questa opportunità».

l.c.