«Azzerare gli incarichi conferiti a Pasquale Mesiti ed Elisabetta Tripodi all’interno dell’Asp di Reggio perché sono illegittimi». A chiederlo, con una lettera inviata al commissario alla sanità regionale Saverio Cotticelli e al presidente dell’autorità anti-corruzione Raffaele Cantone, è la Uil-Fpl. Per il segretario territoriale del sindacato Nicola Simone si tratta di «manager, o pseudo-tali, impreparati al compito specifico a cui sono stati chiamati, assegnati dalla lobby della politica regionale di turno alla guida dell’Asp per il solo titolo dell’appartenenza, dirigenti lasciati alle direzioni sanitarie ospedaliere e delle strutture del territorio senza le più elementari cognizioni ed esperienze lavorative sull’organizzazione e gestione dei servizi sanitari, tutti carenti di specifici titoli professionali e di carriera, fin troppo spesso con il ricorso a mendaci dichiarazioni sul possesso degli stessi, hanno prodotto la disintegrazione della sanità reggina, al punto di non riuscire più a garantire ai cittadini neanche l’ultimo dei livelli essenziali di assistenza».

La Uil-Fpl denuncia anche «spesa fuori controllo e caos totale dell’organizzazione sanitaria provinciale, con effetti devastanti che si presentano quotidianamente agli occhi di tutti, purtroppo anche agli organi di vigilanza e controllo, che assistono indifferenti. I calabresi – conclude la Uil-Fpl - vogliono e si meritano una sanità giusta e soprattutto non desiderano più pagare i debiti lasciati da chi per incapacità o interesse ha lucrato sul sistema sanitario».