VIDEO | L'apparecchio è stato installato nel centro delle Serre vibonesi grazie alle associazioni Aned e Odv
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«Venticinque chilometri per Serra e trentacinque chilometri per Vibo Valentia». Sono tanti i chilometri che separano Acquaro dai più vicini presidi sanitari, quelli da percorrere per ricevere le prime cure in caso di emergenza. «Sono capitati numerosi casi di emergenza - racconta Cosmina Silipo, volontaria della Croce rossa -, anche in frazioni di Acquaro e l'ambulanza è arrivata dopo circa 45 o 60 minuti». Nasce da qui la necessità di assicurare un primo presidio di emergenza con lo scopo di intervenire tempestivamente almeno nei casi di arresto cardiaco. «È fondamentale intervenire entro dieci minuti dall'evento. Dopo cinque minuti ci sono già danni irreversibili cerebrali».
E come spesso accade sono le associazioni di volontariato a supplire alle carenze del sistema sanitario pubblico offrendo in maniera gratuita ciò di cui le comunità hanno bisogno. È con questo spirito che nel pomeriggio di ieri è avvenuta l'installazione di un defibrillatore nel centro di Acquaro. Un'iniziativa fortemente voluta da Aned, con il suo coordinatore nazionale, Pasquale Scarmozzino, e l'associazione "OdV- Felice Antonio David".
Luana Costa