Non saranno nozze legali (gli eredi ringraziano) ma sarà una grande festa dell’amore alla Paris Hilton quella che unirà Berlusconi e la Fascina
Tutti gli articoli di Innocenti Evasioni
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È un mondo difficile: conflitti, fratture sociali, caro bollette, Ilary e Totti. Meno male che Silvio c’è!
Berlusconi fidanzato è un raggio di sole in un cielo che urla tempesta. Il cavaliere in amore è vita. La colomba di pace che vola sui malvagi invitandoli a fare l’amore, non la guerra. Perché un limone su un muretto alla pischella vale più di mille sanzioni. È gioia, sogno, primavera. Un diario che profuma di nuovo su cui incidere “Silvio & Marta forever”.
Questa love story è esattamente ciò che ci voleva per sopire le ansie da burnout, green pass, guerre intestine, guerre mondiali. Per rimuovere l’immagine di un leader in declino, presidente per antonomasia ma mai della Repubblica, e intimare a ogni responsabile di palinsesto (o competitor di coalizione) che la saga più seguita degli ultimi tre decenni, e il suo protagonista, è lontana dall’epilogo (figuriamoci dalla cancellazione).
Non assisteremo ad alcuna caduta degli dei, perché questo dio della comunicazione, con o senza Quirinale, è pur sempre un pirata, un signore, professionista dell’amore. Non salirà al Colle ma nemmeno diventerà un pensionato che si rifugia nel buen retiro per lasciarsi accudire dalla badante. Semmai la badante se la sposa.
In realtà sarà un non matrimonio. Dopo quello che sembrava un invito ufficiale a corte (divulgato dal giornale di famiglia) è arrivata la smentita del promesso: «Il rapporto di amore, di stima e di rispetto che mi lega alla signora Marta Fascina è così profondo e solido che non c’è alcun bisogno di formalizzarlo con un matrimonio. Le indiscrezioni comparse sugli organi di stampa non rispondono dunque a verità». Che delusione!
E noi che già speravamo in una mega cerimonia a Melito Porto Salvo, con tanto di promessa nel paese della zita - come vuole tradizione - con le coperte più pregiate del corredo stese ai balconi e i vicoli addobbati a festa per salutare i neo sposi. Riso ed organza in ogni dove e le vergini convocate a fare il letto. Non capite male, in Calabria si usa così: qualche giorno prima del fatto, le signorine di famiglia sono chiamate a raccolta per compiere il sacro rito del talamo, l’allestimento del giaciglio in cui i maritati si uniranno per la prima volta carnalmente.
Che sconforto per noi romantiche indefesse, già lo vedevamo il presidente-fidanzato rotolarsi tra confetti, cioccolatini e petali di rosa, adagiati su lenzuola ricamante a mano da mani senza peccato. Mani che, per conoscerlo il peccato, avrebbero atteso il taglio della torta abbandonando candore e innocenza per posizionarsi come portieri del Monza a parare il bouquet, polizza e trofeo di un’esistenza da donne oneste. Ma basta ciarlare, basta con questa roba antica per nonni. Non ci sarà alcun matrimonio e, soprattutto, non ci sarà alcun nonno! Berlusconi non è un divo sul viale del tramonto e non sarà vecchio mai, promettono dottori e social media. Il suo corpo è vivo e insieme feticcio perciò eterno. Il suo verbo non sarà declinato al passato perché lui non sarà anziano mai. Almeno finché sarà maschio perché un maschio non invecchia. Questo l’elisir di vita eterna.
Niente nozze, infatti, mica significa niente party! «Proprio perché si tratta di un legame così profondo e così importante – ha chiarito l’influencer di Arcore – assieme a Marta sto progettando per un prossimo futuro di festeggiarlo come merita, con un appuntamento che coinvolgerà i miei figli e gli amici a me cari». Che moderno!
Non saranno nozze legali ma sarà una festa dell’amore. Un’americanata in cui si banchetterà (senza ulteriori assi ereditari) brindando alla passione tra la giovane deputata e la nuova stella di Instagram. Finché unfollow non li separi.