Legami con la nobile famiglia de Medici di Martirano e con i principi d'Aquino. Carmela Ventura: «Viviamo ancora qui, fuori dalla frenetica vita di oggi»
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La storica famiglia dei Ventura, imparentata con la celebre famiglia de I Medici, vive dal ‘700 in una dimora storica seicentesca che si trova a Falerna, a due passi dal mare, immersa in uno spettacolare giardino dove dominano meravigliose piante. La Villa, che è anche un’azienda agricola, mantiene inalterato tutto il fascino d’un tempo ormai scomparso. Fu costruita a completamento di un palazzo del XV secolo appartenente ai Principi d’Aquino.
Alla fine del ‘700 è divenuta proprietà della Famiglia Ventura che fece costruire il resto del palazzo, diventando una sede della famiglia più vicina al mare e quindi ai contatti commerciali e sociali. Era al centro della vita del paese dove si raccoglievano per il lavoro agricolo tante famiglie delle quali ancora oggi restano nipoti e pronipoti.
Un caffè con la signora Carmela Ventura nel bel salotto del piano terra. Mentre tutto attorno c’è fermento per la preparazione di un interessante convegno dedicato alle donne. La Villa rimane tuttora un’azienda agricola, come dalle origini. Alla signora Ventura chiediamo chi ha provveduto all’importante restauro che dopo diversi anni ha riportato la Villa agli antichi splendori. «La famiglia si è fatta carico del restauro che ha avuto una durata di circa 10 anni ed è stato un lavoro di recupero e ristrutturazione teso a non modificare e non alterare la struttura. Un restauro conservativo non solo per il suo valore storico ma anche e soprattutto per il valore affettivo che lega mia madre, me e mio fratello alla casa, nella quale siamo cresciuti e continuiamo a vivere. La villa e l’annessa chiesa sono state vincolate nel 1989, e poi dichiarate bene storico dall’istituto delle belle arti».
Con la signora Carmela ripassiamo le parti più importanti della storia della famiglia Ventura. «Nonna Carmela De Medici, nata il 16 giugno del 1900, arrivò in villa nel 1920 in seguito al matrimonio con il nonno Antonio Ventura, portando con sé i mobili della sua nobile famiglia de Medici di Martirano e gettando i semi degli alberi secolari che circondano oggi la villa».
E la signora Carmela poi ricorda ancora altro. «La nobiltà della famiglia di mia nonna portò suo padre Antonio de Medici a pretendere dalla famiglia Ventura un’importante dote per poter concedere sua figlia in moglie. Fu così che il nonno Antonio pur se terzogenito di 18 fratelli ebbe in proprietà Villa Ventura».
La signora è molto legata al papà Eugenio Ventura.
«Papà era un medico, svolgeva la sua professione come una missione umanitaria, e dovendo e volendo dedicare gran parte della sua giornata al lavoro, ha sempre portato avanti anche l’attività di agricoltore, studiando e mantenendosi sempre al passo con i tempi e le le tecniche innovative. Villa Ventura è ancora oggi come nel passato anche una azienda agricola”.
Il dottore Eugenio Ventura viene da tutti ricordato come un uomo straordinario.
«Era un uomo allegro, sereno e molto generoso, poco legato alle cose ed ai beni e molto rispettoso delle tante persone che lavoravano con lui. La sua allegria ed il suo continuo aggiornarsi e sperimentare, ma anche sperimentarsi, trovavano sempre un appoggio concreto nel grande equilibrio ed abilità amministrative della mia mamma Francesca Romano».
A questa maestosa Villa, immersa nel verde, si accede attraverso un viale recintato da muri in pietra, contornato da oleandri fioriti, palme e pini secolari.
«Tutto questo è opera della nonna Carmela de Medici, che sul modello della sua Casa di San Mango d’Aquino abbellì il terreno della Villa che da orto divenne un imponente e rigoglioso giardino, ed abbellì il palazzo con antichi mobili di artigianato locale facendone una casa calorosa ed accogliente».
Straordinaria figura quella di Carmela de Medici
«Una donna estrosa, posso definirla una donna moderna: autonoma indipendente ed anche con la patente. Una donna dei nostri tempi».
Durante l’imponente restauro la famiglia ha continuato a vivere qui. Possiamo immaginare quante cose siano venute fuori. «Noi qui siamo cresciuti e abbiamo sempre vissuto, ma certamente nel restauro abbiamo trovato vecchi orci, giare di terra cotta, pietre di mulino, tutti oggetti legati alle attività agricole, conservati anche sottoterra, perché allora se ne avevano talmente tanti che non si sapeva dove tenerli . Li abbiamo tirati fuori ed oggi sono stati rimessi a nuovo ed in uso».
Ci sono anche importanti opere d’arte all’interno.
«Non so se si possono definire opere d’arte, ma certamente i muri di pietra a secco, gli orci sotterranei, le grotte scavate per mantenere fresco il vino sono il risultato di un lavoro attento, lungo e meticoloso degli operai di altri tempi, che facevano tutto a mano con piccoli scalpelli e manopole, senza aiuti di nessuna macchina».
La Villa viene visitata da scolaresche, studiosi e semplici curiosi.
«Riceviamo sia scolaresche che gruppi di turisti. Come palazzo storico nel corso dell’anno ci sono giornate dedicate alle visite».
Qui si ha l’impressione di fare un tuffo nella storia, ai tempi in cui nobiltà e borghesia dominavano. E che comunque hanno lasciato autentiche e bellissime dimore storiche. «Si è vero, il profumo della storia all’interno e la bellissima macchia di vegetazione mediterranea all’esterno, fanno un effetto rilassante che ti porta fuori dalla frenetica vita di oggi».
La signora Carmela Ventura è una donna particolarmente gentile, elegante. Molto attenta a quello che quotidianamente accade in Villa. Una splendida residenza storica perfettamente mantenuta.
Qui tutto profuma di storia. Di altri tempi. Qui perfino della nobilissima famiglia dei Medici si sente il respiro.