Giuseppe Laruffa è l'anima pulsante di un'azienda concepita per progettare e produrre sistemi audio e che ha a disposizione una sala da 100 posti per i collaudi
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Il viaggio nelle Imprese di Calabria oggi vuole raccontare un progetto di una vita dedicata allo musica dal vivo. Più che un’azienda, una famiglia. LSS Theater è un futuristico "tempio della musica" della Calabria. Ha sede a Polistena (RC), un paese al centro della Piana di Gioia Tauro. LSS è una straordinaria scommessa fondata da Giuseppe Laruffa, ancora oggi CEO e anima pulsante dell'azienda. Molta è l’innovazione, tante le sfide per fare della musica un progetto del futuro.
Giuseppe è uno che ha sempre avuto le idee chiare e ha superato mille ostacoli per raggiungere gli obiettivi prefissati. «LSS theater è parte integrante di una struttura concepita per progettare e produrre sitemi audio. All’interno di questa struttura dove vengono pensati progettati provati collaudati e dimostrati i sistemi audio si è ricavato una sala semianecoica opportunamente progettata per poter dimostrare gli impianti audio di nostra produzione e secondariamente adibita a teatro con 100 posti».
Quando si parla di avanguardia, spesso si immagina che la Calabria ne sia esclusa. LSS theater ha voluto tenacemente smentire queste voci. «Abbiamo investito parecchio negli anni partecipando a fiere internazionali in Germania, Olanda, Russia e Cina e gradualmente il nostro prodotto è stato sempre più apprezzato. Essere in Calabria per i nostri clienti non è mai stato un problema. Non ci sono segreti ma tanti sacrifici, così il nostro prodotto è molto apprezzato perché rispettiamo standard di qualità elevati e il design e il gusto tipico degli italiani. Garantiamo affidabilità e durata nel tempo senza compromessi».
LSS theater con il tempo ha raggiunto mercati importanti nel mondo. «La nostra è una famiglia - ci dice Giuseppe -, abbiamo piccoli distributori che non sono dei commercianti ma spesso persone che hanno scelto il nostro prodotto per la passione e apprezzano principalmente la cura e le prestazioni. I nostri mercati sono per l’80% all’estero Austria, Germania, Olanda, Norvegia, Svizzera, Russia, Corea del Sud, Cina, Vietnam, Malesia, Stati Uniti».
Interessante capire come sia nata questa idea. Giuseppe ripercorre il cammino degli ultimi anni. «Ho iniziato a lavorare nello spettacolo come sound engineer e nel 1987 ho iniziato la mia attività professionale aprendo un’azienda che operava nei servizi per lo spettacolo. Sono tornato in Calabria dopo aver girato l’Europa per circa 10 anni. Ho seguito artisti nei tour anche in Europa. Cito l’ultimo “Paolo Conte” 1993/94. Sono tornato in Calabria nel 1995 con la convinzione di crescere e con la speranza che qui si possa cambiare. Ora dopo quasi trent’anni devo ammettere che la strada è ancora lunga. Dal 1995 ho trasformato la mia attività mettendo a frutto l’esperienza che ho fatto per strada e inizio l’ingegnerizzazione e la produzione di sistemi audio professionali per lo spettacolo. Adesso siamo una piccola realtà tecnologica che si confronta a livello globale. Da qui non è un percorso facile non è un problema solo geografico specialmente nel nostro settore il fornitore più vicino è in Toscana. ma noi siamo riusciti piano piano a farci apprezzare specialmente all’estero»
Parlando di processo produttivo, dall'ingegnerizzazione alla lavorazione, è opportuno capire dove si svolge e chi sono i tecnici e gli operatori.
«Tutti i processi produttivi si svolgono all’interno della nostra azienda garantendo così un controllo qualità totale. Siamo organizzati con tecnici e operatori che svolgono tutte le fasi della produzione. Molto di quello che esiste è uscito dalla mia testa».
Oggi possiamo dire, con tanto orgoglio, che in Italia e in diversi punti nel mondo, dove c’è buona musica c’è un grande lavoro di qualità che arriva dalla Calabria.
«Senza dubbio i nostri impianti sono presenti in diversi paesi esteri dal piccolo club dove si fa il karaoke alle più grandi sale concerto o nei più importanti luoghi di culto».
A Polistena non ci sono solo gli ambienti di produzione, gli uffici e i laboratori, ma c’è anche un teatro privato (il più grande della regione) e un loft per condividere e godere di buona musica e buon cibo. Anche su questo LSS theater è all’avanguardia
«Il nostro teatro non è il più grande della Calabria ma sicuramente è uno dei migliori in Italia per la resa acustica e per la dotazione tecnica. Abbiamo finora stupito sia pubblico che artisti unendo le tradizioni culinarie calabresi, l’ospitalità che ci contraddistingue e la buona musica. Tutti gli ambienti della nostra struttura sono trattati acusticamente e poco hanno a che fare con una sede produttiva. Chi vive la nostra azienda - afferma l'imprenditore - deve essere gratificato quasi come un percorso benessere. Ritornando agli ambienti non abbiamo creato solo il ristorante ma anche delle camere dove poter ospitare i nostri clienti, i tecnici o gli artisti che vengono ad esibirsi nel nostro teatro».
Per osare quanto voi avete osato ci vuole un bel pizzico di follia e tanta passione. Follia e passione che ha avuto Giuseppe. La Calabria è una terra complicata, spesso governata male, con una burocrazia asfissiante, una buona dose di malavita. Per mettere in piedi un’azienda così ci vogliono sforzi notevoli….
«Ci vogliono sacrifici, passione sconsiderata e molta follia. Ci abbiamo impiegato 12 anni a terminare la struttura, più volte ci siamo fermati con il pensiero di aver sbagliato tutto, scoraggiati dalla burocrazia e dalle continue promesse di aiuti finanziari mai ricevuti. Ancora oggi ci scontriamo quotidianamente con le istituzioni locali e con la burocrazia che rendono complicato qualsiasi passo che deve fare chi vuole lavorare e far progredire il territorio. Per quanto riguarda la malavita la mia famiglia ha già subito parecchio in passato con l’attività di mio padre tanto da vederlo costretto ad abbandonare una struttura a Gioia Tauro a seguito di continue minacce e atti intimidatori. Personalmente ho sempre cercato di districarmi come meglio potuto senza scendere a compromessi».
LSS Theater ha ospitato musicisti e cantanti di altissimo rilievo. Riscontando un notevole successo. Che non era scontato.
«Sicuramente non era scontato. È come una magica sorpresa, chi viene a suonare nel nostro teatro resta piacevolmente impressionato e tecnicamente sconvolto per la sensazione di ascolto. Non sappiamo se in realtà è più impressionato il pubblico o l’artista. Di sicuro tutti gli artisti a loro volta ci hanno raccomandato ad altri artisti ed è quello che sta succedendo».
Il cammino da fare è ancora tanto. LSS nelle idee del suo creatore rimane altra strada da percorrere.
«Credo che il percorso sia ancora molto lungo e spero che ci sia un seguito a questo progetto. Attualmente ritengo sia una realtà ben strutturata e importante ma ancora in salita e forse neanche al 50% delle sue potenzialità, su questo il territorio penalizza notevolmente. Molta amarezza è rivolta anche ai giovani, non c’è più ambizione e chi riesce a distinguersi scappa da questa terra».