Loro si chiamano Antonio, Gabriel, Marco, Vincenzo. Sono quattro ragazzi calabresi che giocando di intelligenza e fantasia, avendo uno spirito intraprendente e una buona dose di coraggio, hanno dato vita a qualcosa di importante. Facendo impresa, creando senza distruggere. Un’operazione certamente non facile: creare, produrre, fare impresa…ma senza offendere la natura e l’ambiente! Lo dice chiaramente uno di loro, Antonio Centorrino che insieme ad altri tre soci (tutti calabresi) hanno creato Aliva: «senza abbattere alberi, produciamo complementi d'arredo usando legno di potatura di ulivi secolari (calabresi, e successivamente siciliani e pugliesi)». 

Ogni prodotto è fortemente legato al territorio ed è riconducibile all'albero che ha donato il legno, grazie ad una certificazione. E c’è un altro aspetto interessante: «Parte dei proventi finanziano formazione gratuita (tramite una nostra piattaforma) per i proprietari di uliveti e ogni vendita corrisponde ad un albero piantato nel Salento (vittima della Xylella). Ci troviamo davanti non dei semplici elementi d’arredo, ma pezzi di storia».

Una materia prima unica ed inestimabile. Un viaggio alla scoperta di leggende, luoghi e persone che hanno contribuito a rendere inimitabile le tre regioni che più profondamente sono legate a questi alberi: Puglia, Calabria e Sicilia. Racconti che hanno ispirano le forme di prodotti unici. «Ogni prodotto Aliva è numerato (vengono creati solo 1000 pezzi per articolo) e certificato (con foto, localizzazione e dettagli sull’ulivo potato). Prodotti realizzati senza l’abbattimento di alberi, con potatura effettuata solo se necessaria alla pianta, operazione che viene affidata a potatori in possesso di titoli professionali riconosciuti da enti ufficiali».

Nell’impresa di questi ragazzi calabresi c’è anche una profonda conoscenza dei titolari, cultura e passione verso la natura che loro intendono difendere concretamente: parte dei profitti generati dalla vendita dei prodotti Aliva saranno destinati ad un progetto ambientale, che prevede la sensibilizzazione dei territori interessati rispetto a tutte le minacce per la salute degli ulivi. Tra queste c’è la Xylella, ci sono gli incendi e anche minacce più comuni come malattie e parassiti vari. Aliva, attiverà una serie di corsi di formazione gratuiti, rivolti a proprietari di uliveti (privati e aziende agricole), per aiutarli ad attuare in maniera corretta e consapevole la prevenzione, unica “cura” possibile contro i più letali nemici degli ulivi. 

Antonio aggiunge: «Faremo ancora di più: per ogni prodotto Aliva venduto pianteremo un albero di ulivo nel Salento, sostenendo l’associazione OlivaMi. Una piccola speranza di rinascita». Gabriel Gabriele, Antonio Centorrino, Marco Macrì, Vincenzo Fratea, sono una squadra di giovani che hanno saputo guardare avanti, innamorati della nostra storia e del nostro territorio. Sono, in ordine sparso: cuore, testa, anima e braccia di Aliva. Sono un esempio e un modello da sostenere e imitare. 

La società ha la base operativa a Dinami in provincia di Vibo Valentia. Infine una curiosità: ecco come vengono selezionati gli alberi da dove prelevare la legna: “I nostri “fornitori” sono possessori di uliveti, come privati o aziende agricole, che nelle operazioni di manutenzione ordinaria o straordinaria, che periodicamente effettuano, provvedono a selezionare i “tagli utili” (per dimensioni e condizioni) per Aliva, dopo la verifica di un potatore certificato che ne conferma l’idoneo operato, questi verranno utilizzati per creare i prodotti”.

Ma quali sono i prodotti Aliva? Sono sei:  quattro di questi fanno parte della prima collezione, denominata “Kalavrìa“, caratterizzata dalla simbiosi tra legno e ferro. Completeranno il catalogo, le collezioni in arrivo, “Trinacria” ed “Apuglia“, dedicate rispettivamente alle storie di Sicilia e Puglia.