Pino Russo è un ragazzo calabrese della provincia di Catanzaro che si è fatto conoscere e apprezzare in Belgio, dove dieci anni fa si è trasferito con la famiglia. Era un ragazzino. I suoi, che gestivano una piccola pizzeria a Vallefiorita (Catanzaro), decisero di emigrare.
Oggi è un campione internazionale di Pizza a soli 22 anni. E intanto ha già conquistato il Belgio.

Parliamo con Pino dopo la sua partecipazione a Calabresi nel mondo. Anche per capire meglio i ricordi che si è portato dietro dalla Calabria.
«I ricordi sono principalmente quelli legati agli amici d’infanzia e alla mia famiglia, in particolare a mia nonna che adesso non c’è più».

Gli inizi non devono essere stati facili. La lingua, la scuola, le amicizie…
«Sì, non è stato facile. Anzi, i primi tempi sono stati difficili, avevo 12 anni, mi sono trovato in posto completamente nuovo, una lingua che non avevo mai sentito. C’è voluto un annetto di adattamento prima di iniziare veramente ad aprirmi a nuove persone e abituarmi alla lingua».

Intanto i tuoi hanno subito avviato la pizzeria.
«Sì, io ho iniziato presto con la pizzeria, anche perché già da piccolo li seguivo spesso nei ristoranti in cui lavoravano, poi quando hanno aperto la loro pizzeria a Vallefiorita ero comunque sempre lì a dare una mano, a capire, a imparare».

Pino aveva voglia di imparare a fare la pizza da solo. Per questo si è impegnato molto.
«Non so dire esattamente quanto c’è voluto esattamente, ma ho iniziato prima di tutto con un corso di teglia alla romana, a Roma nel 2022. Poi ho seguito altri corsi e ho sempre lavorato in pizzeria. Perché volevo sapere e imparare tutto».

Oggi Pino ha raggiunto tanti traguardi. E ha vinto premi importanti, nonostante la sua giovanissima età.
«Sì, in questo anno, il 2024, ho avuto tante soddisfazioni. Intanto sono stato per due anni di fila miglior pizzaiolo del Belgio secondo il campionato mondiale di Pizza Senza Frontiere. Poi ho vinto il primo posto sulla pizza tonda romana. Avendo partecipato anche ai concorsi di teglia e pala con buoni risultati, sono stato eletto ‘Re delle pizze Romane’».

Ma non ti sei fermato qui.
«Esatto. Dopo questi successi mi è stata data la possibilità di partecipare al programma televisivo ‘MasterPizzaChampion’ che è attualmente in onda. Poco dopo c’è stata la prima competizione belga di pizza alla quale ho ottenuto un secondo posto sulla pizza in teglia, mentre la squadra RussoPizza è stata eletta vincitrice del campionato».

E ancora il mese scorso hai ottenuto altri importanti riconoscimenti.
«Sì, il mese scorso c’è stato il primo campionato europeo W.P.A. diretto da Santo Bruzio, questa volta ho partecipato a quattro categorie salendo sul podio in ogni una di essa: secondo posto sulla pizza in pala e pizza senza glutine, terzo alla classica e primo sulla pizza napoletana, vincendo inoltre il premio come miglior Pizzaiolo del campionato».

Le pizze che fa Pino sono molto apprezzate. E il suo tocco le rende diverse, speciali.
«Vero. Le pizze sono sempre pizze tradizionali, ma rivisitate in chiave moderna. Come la marinara che in particolare che mi ha fatto vincere il primo posto sulla tonda romana, oppure la Margherita che mi ha fatto vincere il terzo posto sulla pizza classica».

A 22 anni un ragazzo però ha bisogno di tempo libero.
«Ce n’è davvero bisogno. Nel mio tempo libero mi dedico allo sport e agli amici, mi piace andare a mangiare, anche per imparare cose nuove e trovare nuovi spunti.
Ma quello che mi manca di più penso sia la tranquillità. Io quando sono a casa mi sento sempre più sereno».

La Calabria dopo 10 anni all’estero la nostalgia si fa sempre sentire. E magari si immagina di ritornare un giorno.
«I ricordi certamente si fanno vivi. Ma al momento non penso di tornare a viverci. Credo che un giorno però tornerò sempre per rilassarmi e rivivere momenti passati».

Intanto Pino pensa al suo futuro.
«Si, sto progettando di aprire una mia pizzeria, per adesso è solo un idea però penso di essere già sulla buona strada