L'avventura inizia 15 anni fa: da un banchetto a un chiosco fino all'attività che oggi attira tantissimi giovani e non solo. Un successo dietro l'altro grazie a sacrifici, impegno e l'amore smisurato per la Sila (ASCOLTA L'AUDIO)
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L’avventura di Alfredo è iniziata nel cuore della Sila 15 anni fa. Nel pieno della decadenza di uno dei villaggi turistici più belli d’Italia, a oltre 1300 mt sul livello del mare. Alfredo ha bisogno di lavorare, in vista c’è l’università e i costi da sostenere. Con lui c’è Antonio, cugino e amico da sempre. Alle loro spalle i genitori pronti a sostenerli.
Il vivace e sveglio ragazzino biondo approda in Sila, nello splendido Villaggio Silvana Mansio. Qui si stabilisce con la sua famiglia, che compra un pezzo di terreno. Alfredo è un adolescente iperattivo, vivace, con una gran voglia di fare tante, tante cose.
Durante l’estate, nei pressi di Silvana Mansio, aiuta un amico che ha restaurato alcuni vagoni ferroviari delle ex Calabro-lucane, per farne un ristorantino tipico, che oggi è diventato “La Locomotiva”, uno dei locali più apprezzati dell’Altopiano.
Alfredo d’inverno studia e in estate lavora duro, e per quasi sei anni si dedica a questa vita, piuttosto faticosa. Poi la svolta, che comincia quasi per gioco: una cosa piccola e all’apparenza senza una prospettiva seria. Con l’amico e cugino Antonio mette in piedi un banchetto dinanzi alla storica macelleria di Lorica. Qui vendono panini, soprattutto di domenica.
È il primo passo verso un modello di impresa moderno e decisamente innovativo. Ma questo sarebbe stato solo l’inizio, perché qualcosa di incredibile stava per accadere.
Alfredo termina gli studi superiori e si scrive all’Unical. Ma cambia con irrequietezza una facoltà dopo l’altra, conseguendo sempre buoni risultati ma senza portare a termine i singoli percorsi. La sua mente viaggia lontano, tra le fitte fronde di pini silani, con lo sguardo rivolto alla nuova avventura di famiglia sta per intraprendere: trasformare una vecchia baracca silana, che si trova sulle rive del Lago Arvo, in qualcosa di nuovo, di attrattivo.
Una nuova storia, destinata a “brillare”. Così la famiglia Martire/Barbieri decide di comprare un pezzo di terra insieme al cugino Michele a Lorica. Acquistano una casetta circondata da un bel terreno, del tutto abbandonato.
Passa il tempo. Alfredo è già un giovane e affermato imprenditore che guarda avanti, ma ha fretta. Crea un bel chiosco nel giardino di quella casa, di fronte allo splendido lago Arvo. Da qui sarebbe partito tutto.
E così il 15 Dicembre 2007, in una fredda e innevata giornata silana, nasce “Il Brillo Parlante”. Una rivoluzione nel modo di fare accoglienza, ristorazione, impresa turistica. Un pub giovane che incredibilmente piace a tutti. «La carta vincente è stata la squadra, i ragazzi della cucina e della sala. Siamo un gruppo di amici inseparabili, ed è per questo che abbiamo vinto tutte le sfide, anche quelle impossibili», dice un Alfredo sorridente e sempre attivo.
La forza di Alfredo ha anche un altro nome: si chiama Noemi, intelligente, aperta, coraggiosa che come lui dedica tempo, studio e tutto il suo cuore allo sviluppo della Sila e delle montagne calabresi. Un amore che cresce giorno dopo giorno, che guarda con passione e carattere in un’unica direzione: portare la Sila a volare sempre più in alto, raccontandola, vivendola e valorizzandola in ogni sua parte.
Alfredo molla tutto, anche l’università e vive per Lorica e grazie a Lorica. La perseveranza e la lungimiranza che da sempre lo contraddistinguono, lo portano a formarsi e specializzarsi tra il 2008 e il 2016 nel campo della ristorazione e dell’enogastronomia. Frequenta a Milano il suo primo corso di barman presso la “Fleur Academy” e per esercitarsi si costruisce una piccola console da barman artigianale in cui far “volare” bicchieri e bottiglie. Sommelier AIS, degustatore di olio, prosciutti e formaggi certificato ONAS, Alfredo non si ferma un istante, rincorre e costruisce i propri sogni con determinazione e amore.
Intanto il Brillo, proprio come un bimbo ormai cresciuto, cresce e prosegue il suo cammino lungo una strada scelta anni fa e seguita con cura e meticolosità. Migliora e vola in alto, il progetto del locale già esistente si amplia con la costruzione di un’altra sala, con vista lago, in grado di accogliere tanti altri ospiti. Un successo ottenuto con fatica e onestà e tanto, tanto lavoro. Un’attività che ancora oggi, a distanza di 15 anni, continua a crescere e a cambiare.
Successo dopo successo, trascina Lorica sempre più in alto. Tornano i cosentini (notoriamente molto legati a Camigliatello), cresce l’interesse dei giovani. Il Brillo diventa un grande punto di riferimento e di richiamo.
Negli ultimi anni viene avviata anche la produzione di un’ottima birra artigianale calabrese, pensata e prodotta dai ragazzi del Brillo e dal mastro birraio Antonio, che con passaggi d’alchimista tirerà certamente fuori prodotti d’eccellenza. Passa altro tempo, il successo continua.
Il Brillo Parlante diventa un’attrezzatissima struttura di accoglienza per tutti i turisti che visitano la bella Sila, e diventa anche sinonimo di garanzia e qualità, punto d’approdo scelto da viaggiatori, turisti e appassionati della montagna. Tra i pochissimi aperto tutto l’anno in Sila.
Ma nessuno immagini che vivere e lavorare nel cuore della foresta silana, a Lorica, a ridosso di un grande lago, sia semplice e facile. Le difficoltà sono enormi, il clima per mesi è impietoso, il ghiaccio più della neve non sono facili da gestire.
Ma Alfredo non ha mai temuto tutto questo. E continua ad andare avanti. Del resto, chi lo fermerebbe mai? Impossibile. Così continua il suo cammino, mano nella mano con la sua Noemi. Nel 2016 diventano entrambi Guide Ufficiale del Parco Nazionale della Sila, più tardi Guide AIGAE e Alfredo prende parte come volontario alle attività del Soccorso Alpino e Speleologico della Stazione Sila.
Nel 2018 insieme a Noemi decide di intraprendere un altro viaggio, ricco di difficoltà ma anche tante soddisfazioni. Nasce così “La Casa della Montagna”, il primo Bed & Bike del Sud Italia.
Noemi e Alfredo costruiscono per i loro ospiti rifugi accoglienti, chalet ben curati, case piene di sogni, cultura e prodotti del territorio.
Arriva il Covid e si ferma tutto. Il mondo della ristorazione paga un prezzo altissimo. L’altopiano è un deserto. Ma subito dopo diventa un rifugio. E la gente torna a respirare. Alfredo aveva già bello e pronto un altro ambizioso progetto: “Lorica Fishing Experience”- Una Vita vista Lago, altra grande avventura dedicata a tutti i pescatori della Calabria, d’Italia e non solo.
Fermiamoci noi, per carità. Perché Alfredo, Noemi, Antonio e gli altri ragazzi del Brillo non si fermeranno certamente. Il loro amore per la montagna, per la Sila, per Lorica in particolare è infinito. Avevano un sogno, ne hanno realizzato mille. Ed è venuta fuori una schiera di ragazzi che con un forte spirito di avventura hanno investito su Lorica: Francesco e Luca Lico con il loro battello elettrico sul lago, con la ristorazione e gli sport invernali della storica famiglia Lico. E poi i ragazzi del Centro di canottaggio; gli escursionisti instancabili come quelli di Cammina Sila con il precursore e instancabile lupo della Sila Antonello Martino, che da anni guida giorno e notte i gruppi di appassionati alla scoperta dei boschi, soprattutto quando sono innevati. Un’esperienza per cuori forti e spiriti liberi.
Lorica oggi è cambiata. È rinata. Respira del sorriso e della passione dei nuovi giovani imprenditori turistici che in poco più di un decennio hanno resuscitato un villaggio che stava come la bella addormentata nel bosco: immobile, in letargo.
Ora bisogna prestare attenzione a non sciuparla Lorica, che da sempre vanta una storia importante, vagamente aristocratica, diciamo raffinata. Per cui se si togliessero le bancarelle, da poco sistemate sul lungo lago, e si evitassero quelle inutili chiassate spacciate per spettacolo e cultura, si farebbe un gran favore alla monumentale bellezza naturale di questo ineguagliabile villaggio turistico. Che merita rispetto e tutela. Qui si trova la sede del Parco Nazionale della Sila. E non a caso! Qui ci sono Alfredo e Noemi e tutti gli altri ragazzi innamoratissimi della Sila. Tutti innamorati del loro stesso amore. Qui c’è la Calabria più bella, più sana, più vera. La Calabria che crede nella Calabria.