Non bastavano i guai e i venti in di guerra che soffiano in Calabria in casa PD, Ernesto Magorno si infila anche nelle guerre romane che si stanno consumando in queste ore a largo del Nazareno e che hanno come oggetto il controllo del PD nazionale. A fronteggiarsi due ex alleati: Renzi, renziani e renzini da un lato e Martina, la sua corrente e i nuovi alleati dall’altro lato.  Il neo senatore calabrese dei democrat e, ancora attuale segretario uscente del PD calabrese, fanatico renziano della prima ora, è ancora nettamente schierato con il primo.

 

Alle 17:29 di oggi, dopo aver fatto le congratulazione alla nuova giunta regionale della Calabria appena nominata, Magorno sente il bisogno di  esprimere forti preoccupazioni per la politica internazionale del Paese e così decide di affidare il suo pensiero alla storia. Seguendo il metodo Trump,  infatti,  posta su Twitter (chiaramente senza minacciare di lanciare missili): “doveroso rinviare Assemblea del 21” –e aggiunge- in un momento difficilissimo per l'Italia e per il mondo la discussione sul congresso del pd è fuori luogo". Insomma tra crisi internazionali e probabile guerra in Siria, pensa, Magorno,  non è proprio il caso che il PD si preoccupi del congresso. Che nobile pensiero.  Certo, il Magorno che veste i panni dello statista esperto di politica estera fa un po’ impressione. Sicuramente potrebbe essere il nuovo rappresentante parlamentare presso la NATO, considerato l’uscita di scena di Bruno Censore. Tuttavia, sono in tanti a sospettare che, Ernesto Magorno, piuttosto che vestire i panni del neo esperto di politica internazionale abbia invece indossato i panni della testa di legno per conto dell’ex leader di Rignano. D'altronde, considerato che Magorno è un esperto di rivii, in Calabria, per esempio, l’assemblea regionale del PD si è riunita solo per ratificare la sua elezione e da allora sia la stampa che i militanti del Pd di questa  assemblea hanno sentito parlare solo in occasione  delle comunicazioni di rinvio, Renzi avrà pensato che Magorno fosse la persona giusta per prendere per i fondelli i militanti e finanche i membri dell’assemblea nazionale del PD.

Pablo