Tra serie affondate in poche puntate, qualche storia interessante e tanti biopic, si chiude un 2023 senza scintille per il piccolo schermo. Ma qualcosa va recuperata...
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Grandi ritorni e qualche delusione per il giro di valzer delle serie televisive che hanno arricchito le serate di un anno caratterizzato da qualche sprazzo, ma poche vette (Succession è tra queste). I giganti dello streaming, in alcuni casi, hanno puntato tutto su alcune produzioni, presentate come chissà che capolavori, poi finite nel dimenticatoio. È il caso di Tutta la luce che non vediamo, annunciato da Netflix come un evento (lo è stato? Non sembra), di Bodies che voleva essere l’erede di Dark, ma ne è stata la versione meno riuscita, per non parlare di 1899 affondata ancor prima di vedere i bagliori di una seconda stagione. Sciama di stagione in stagione, l’entusiasmo per Sex and the City (puro accanimento terapeutico), volano i medical drama da Pain Killer a Dopesick, galleggia l’ultimo atto di The Crown, non delude La caduta della casa degli Usher. In attesa delle opere che gli scioperi di Hollywood hanno lasciato in sospeso, per questa fine dell’anno vi parlerò non di una serie, non di un film, ma di un singolo episodio parte della serie The Bear (su Disney +), la cosa più bella vista nel 2023.
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Pesci
Esistono dai tempi in cui le serie venivano chiamate telefilm, gli episodi “speciali”, non di rado a sfondo natalizio. Sono quelli non legati alla trama principale della storia in cui si innestano, ed è per questo che possono considerarsi quasi dei mediometraggi indipendenti (vista la durata). È il caso del sesto episodio della seconda stagione di The Bear (regia Christopher Storer) che rappresenta una piccola perla che riluce nel mare magnum delle storie, delle serie, delle miniserie, dei docufilm, degli spot che hanno fatto commuovere il web.
Il titolo è “Pesci” e prende spunto dalla tradizione dei "Sette Pesci" che il New York Times racconta come un’usanza dell’Italia del Sud, chiamata anche “La Vigilia”, in cui viene servito un pasto di almeno sette diversi tipi di frutti di mare prima della mezzanotte del 24 dicembre. Partiamo dal cast della puntata. Ci sono, naturalmente, gli attori che animano la serie: Jeremy Allen White, Oliver Platt, Ebon Moss Bachrach. Troviamo anche il grande Bob Odenkirk (Better Call Saul) e una spanna su tutti (ma anche di più) si eleva la stella di Jamie Lee Curtis che interpreta la madre di una famiglia rotta, piena di contraddizioni, legata da un sentimento che a volte è amore, a volte sopportazione. Quella della Curtis in "Pesci" è un’interpretazione straordinaria, forse quella della vita, supportata da una sceneggiatura scritta con grande sapienza e mestiere. Lei che con caparbietà ha resistito al richiamo dei bisturi, regalando al pubblico un'espressività sempre più rara da trovare (considerando i danni che ha fatto il botox ad attrici di talento), negli ultimi anni sta rinascendo a nuova vita (è nel cast di Everything, everywhere, all at once che ha vinto l’Oscar come miglio film nell’ultima edizione degli Academy Award).
L'episodio più bello del 2023
Donna Berzatto è ai fornelli. La tradizione di famiglia vuole che sia lei a preparare la cena della Vigilia a base di “sette pesci”. La tavola è già apparecchiata, nel salotto parlottano figli, cugini, zii, cognati. Sembra il ritratto di una famiglia qualunque e invece, dietro l’apparente quiete, in cucina una donna è immobile davanti ai fuochi accesi, a pentole strabordanti, a brodi ribollenti, mentre la salsa schizza ovunque e gli orologi piazzati a ogni angolo, suonano facendola impazzire. La cenere della sigaretta si allunga tra le sue dita, il suo viso è un reticolo che disegna la disperata lotta di una donna per riacquistare la lucidità e vincere quella sensazione che soffoca la luce della ragione. Dentro le monta la rabbia che fa poi posto alla tristezza, che fa posto allo straniamento, che fa posto alla paura, allo sconforto, alla resa. A pochi passi da lei gli animi si accendono: vecchie insicurezze, rancori arrugginiti, hanno la meglio sullo spirito familiare. La pace si disgrega, si infrange in mille pezzi quanti sono i cocci che finiscono sul pavimento della cucina. In frantumi vanno tutti, per poi ricomporsi, incollando i pezzi ogni volta, anche quando finiscono per non combaciare più, in quell’eterno gioco di equilibri che ogni famiglia conserva come un segreto da guardare, godere, soffrire. Insieme.