È interessante analizzare come stando sui media di entrambe le realtà in conflitto, sia possibile avere un quadro dettagliato o confuso della situazione.

Ognuno, espone il proprio punto di vista e come sempre sostenuto “in medio stat visrtus”, anche se nella guerra di virtuoso c’è ben poco. La città “persa” di Kherson è attualmente interessata da scontri che la vorrebbero “difesa” dagli occupanti e “riconquistata” dagli ucraini. Si parla di guerra e questa non è mai stata fatta con i fiori. Né segue che da una parte e dall’altra per occupare o per riconquistare qualche “cioccolatino di troppo” vola e sempre e comunque a discapito dei civili. Perché ripeto, chi è arruolato mette in conto la partita con la “Dama Nera e la sua falce”.

Dal punto di vista delle Ua

Secondo quanto detto dal tenente generale Igor Romanenko le forze armate ucraine hanno preso, sotto il controllo del fuoco, il ponte Antonovsky a Kherson attualmente in possesso degli occupanti russi. Il tenente generale Romanenko ex vice capo di stato maggiore delle forze armate ucraine ha dichiarato, al programma Telethon, che i russi che si trovano nell’Oblast di Kherson, sarebbero in difficoltà, poiché starebbe crescendo la probabilità di essere circondati nelle stessa città occupata.

Anche l’arrivo delle nuove armi promesse dalla Nato, potrebbe cambiare il corso degli eventi. Ma da entrambe le parti la difficoltà sta nell’avere personale adatto a gestire certi armamenti, che solo addetti ai lavori e con grande preparazione potrebbero governare al meglio.

Secondo l’ex vice capo di stato maggiore, l'esercito ucraino non ha ancora circondato le forze armate russe a Kherson, ma starebbe creando una sorta di sacca di accerchiamento sulla città, esattamente come accaduto al contrario contro le forze ucraine su Severedonetsk. Con i loro attacchi alla periferia di Kherson, le forze armate ucraine stanno dimostrando la loro capacità di riorganizzare strategicamente le forze, colpendo non solo il ponte Antonovsky, ma anche i diversi pontili che il nemico ha iniziato a costruire.

«Vedono che possono rimanere circondati. Questo è un accerchiamento operativo. Secondo i colloqui che i militari stanno conducendo con i loro parenti russi, ci sono dichiarazioni a riguardo. Il loro stato psicologico è basso. Dalla mappa è possibile notare che le truppe si trovano in una sorta di enclave (dai russi stessi costruita) e che è arroccata sulla riva destra del fiume».

L'intelligence britannica nel suo nuovo rapporto afferma che in caso di distruzione del ponte Antonovsky, le forze russe a Kherson saranno tagliate fuori. Ora le forze armate della Rf stanno cercando di rallentare la controffensiva dei difensori con colpi di artiglieria vicino al fiume Ingulets, ma le forze armate ucraine stanno distruggendo le linee di rifornimento. Il tenente generale ha aggiunto che grazie agli attacchi alle strutture logistiche, le Forze armate ucraine hanno notevolmente ridotto la fornitura di proiettili per l'artiglieria russa, sia a barile che a razzo. Finora, gli ucraini stanno bombardando i magazzini nemici e le rotte di trasporto a una distanza di circa 70-80 chilometri, attraverso Himars e altri sistemi di lancio multiplo.

Non si può, però, confutare una realtà dei fatti, e cioè che l’unico successo immediato e reale della Russia concepito all’interno dell’ “operazione speciale” in Ucraina, che era partita con l’idea di una guerra lampo e in questo rientra questa vittoria, sia stata la conquista di Kherson. È da ricordare che i reparti d'assalto delle forze armate della Federazione Russa, durante il primo periodo dell’offensiva furono in grado di avanzare dalla Crimea alla riva destra del Dnepr, riuscendo a catturare Kherson.

Il fattore chiave del successo fu, come già ampiamente detto in molti altri articoli, il riuscire a prendere il controllo delle arterie di comunicazione più importanti, tra cui i ponti che, davanti ad un ostacolo oggettivo come quello del fiume Dnepr, diventano fondamentali per i collegamenti e per rendere più veloci le operazioni di offesa nei confronti delle forze armate ucraine.

Il punto dei filo indipendentisti russi

I rappresentanti dell'amministrazione filo-russa temono che le forze armate ucraine possano distruggere completamente l'unico attraversamento del Dnepr, che è una delle principali rotte di rifornimento per le truppe russe a Kherson. Hanno anche scritto che è diventato più difficile per le forze armate RF trasferire attrezzature a Kherson dopo il timore delle stesse unità russe operative nella città di essere colpite sul ponte Antonovsky durante i trasferimenti. Il ponte più vicino si trova a Novaya Kakhovka, ma questo non ha una struttura tale da poter resistere al peso di mezzi corazzati o di carri armati.

I primi colpi delle Ua sul ponte di Kherson sono arrivati il 19 luglio. In una battuta iniziale, le Fr hanno ritenuto non necessario allertarsi, ma da quel giorno gli attacchi si sono intensificati e ne è seguito che le unità a cui toccava attraversare il ponte hanno deciso di inibire il passaggio sullo stesso. Difatti il giorno successivo al 19 in conseguenza di altri attacchi, è arrivato dalle autorità locali filo/russe l’ordine di blocco forzato del passaggio sul ponte Antonovsky.

«Bloccheremo il traffico. Troveremo altri modi per attraversare il Dnepr fino alla città di Kherson. La città non rimarrà senza comunicazioni con la riva sinistra», ha affermato Kirill Stremousov, il filo/russo vice capo dell’Amministrazione militare civile dell’Oblast di Kherson alla Tass. Lo stesso, nonostante le difficoltà create da questa situazione avrebbe sempre riferito nella giornata di oggi alla Tass: «Appena l’Oblast sarà annesso alla Federazione Russa, finalmente inizieranno ad apparire le prime basi militari nel territorio».

Ma il ponte alternavo di cui parla Stremousov, di Novaya Kakhovka, come accennato in precedenza non ha una struttura resistente tale da far passare mezzi pesanti o corazzati. I due ponti sono per la regione elementi fondamentali per il progresso delle ostilità russe nei confronti degli ucraini e se questi fossero abbattuti aumenterebbe la possibilità di isolare le sacche russe a sud del fiume Dnepr. Senza dimenticare che riuscire ad usufruire di queste vie di comunicazione permetterebbe alle truppe del Fr di arrivare con più facilità alle città di Nikolaev e Krivoy Rog. Definite dal portavoce Kirill Stremousov, «città filo/russe che devono essere liberate».

Da oggi sarà più complicato riuscire a trovare informazioni sull’Oblast, poiché nella giornata di ieri, il portavoce avrebbe ufficialmente dichiarato: «Su mia richiesta, il motore di ricerca Google, YouTube e Viber sono stati disabilitati e bloccati».