Ci sono militari e militari, ci sono contractors e contractors. I più importanti vengono trasferiti in Russia, quelli che possono creare la notizia e scoraggiare eventuali emulatori restano nellaDPR. Pochi giorni fa la TASS l’agenzia di informazione russa ha pubblicato dei dati su alcuni militari e contractors unitisi alle forze ucraine e deportati in territorio russo.

A detta della TASS, l’agenzia di informazione russa, più di mille militari ucraini e volontari unitisi alle forze ucraine sarebbero stati deportati dal Donbass in Russia. Cento di questi sarebbero già arrivati a Mosca, dove li attenderebbe un colloquio non proprio “di pace”. I militari in questione, sarebbero tra quelli arresisi a Mariupol e che hanno operato la stenuante resistenza per più di 70 giorni nell’acciaieria dell’Azovstal.

Tra questi potrebbero trovarsi “mercenari stranieri che si sono arresi a Mariupol”, esattamente come i tre arresisi tra marzo ed aprile alle truppe “avverse”.

Dei militari dell’Azovstal che hanno operato una stenuante resistenza, non si sa più molto e questo sta smuovendo oltre modo l’Ucraina tutta, tanto è vero che sui Palazzi più importanti delle diverse città, come Lviv e Kyiv iniziano ad apparire striscioni che chiedono la liberazione degli Eroi di Mariupol.

Purtroppo non vi sono notizie ad oggi che permettano di capire che destino li aspetta, a differenza dei tre volontari arruolatisi con le forze ucraine e catturati dai russi, per i quali il destino sembra già segnato, nonostante le accuse dell’Europa e dell’Inghilterra stessa su un processo non congruo e senza validità.

I tre sono stati condannati a morte. Si parla di due britannici e un marocchino che hanno combattuto dalla parte dell'Ucraina. La cosa che colpisce e che siano stati processati non per crimini di guerra, ma per partecipazione alla guerra stessa.

La pena di morte deve essere eseguita mediante fucilazione” dice Meduza nel suo articolo.

Tutti e tre sono stati accusati ai sensi degli articoli del Codice Penale del DPRper “Presequestro del potere o mantenimento forzato del potere” e “Mercenariato”. Secondo Alexander Nikulin, presidente del tribunale, i detenuti si sono dichiarati colpevoli di tutte le accuse e avrebbero un mese per impugnare la decisione del tribunale. Tutti e tre intendono ricorrere in appello. Uno degli avvocati dei detenuti, Pavel Kosovan, ha affermato che, molto probabilmente, gli stranieri chiederanno la grazia al capo del DPR, Denis Pushilin.

Tutti e tre gli stranieri condannati hanno firmato un contratto con le forze armate ucraine anche prima dell'inizio della guerra. Come ha scoperto Mediazona, AidenEslin e Sean Pinner si sono arruolati nell'esercito ucraino nel 2018 e BrahimSaadoun nel 2021. Tutti e tre hanno prestato servizio nella 36a brigata marina delle forze armate ucraine a Mariupol. È noto che entrambi i britannici si sono sposati in Ucraina e il marocchino ha studiato in un'università a Kiev prima del suo servizio. Eslin e Pinner si sono arresi a metà aprile a Mariupol, mentreSaadun si arrese il 12 marzo a Volnovakha, una città tra Mariupol e Donetsk. Anche un altro straniero, Andrew Hill dal Regno Unito, sarebbe sotto processo nella DPR, ma nessun verdetto è stato ancora pronunciato contro di lui.

In questo caso, si tratterebbe delle prime condanne a morte nel DPR inflitte al personale militare delle Forze armate ucraine. Dal 2014 la Repubblica separatista ha condannato a morte tre persone con l'accusa di omicidio, stupro e rapimento. Il procuratore generale dell'Ucraina Irina Venediktova, ha dichiarato chel'Ucraina ad oggi, sta indagando sulle condanne a morte pronunciate da quello che viene chiamato “pseudo-tribunale”. Ha affermato che, in conformità con la Convenzione di Ginevra, tutti e tre “godono dell'immunità di combattenti e, in quanto prigionieri di guerra, non possono essere ritenuti responsabili per la partecipazione diretta alle ostilità”.

Una decisione questa che ha creato molto rumore e che vede il mondo intero dire la propria.

Le autorità britanniche hanno altresì affermato che Eslin e Pinner non dovrebbero essere perseguiti perché prigionieri di guerra. “Diciamo costantemente che i prigionieri di guerra non dovrebbero essere usati per scopi politici”. Una dichiarazione del governo britannico citata da Sky News afferma che il Regno Unito “continuerà a lavorare con le autorità ucraine per cercare di ottenere il rilascio di tutti i cittadini britannici che prestano servizio nelle forze armate ucraine”.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, commentando la condanna a morte, ha affermato che la decisione è stata presa sulla base della legislazione del DPR. “I reati in questione sono stati commessi sul territorio del DPR. Tutto il resto è probabilmente oggetto di speculazione. Non mi intrometterò nel lavoro del sistema giudiziario e delle forze dell'ordine della Repubblica popolare di Donetsk".

Il verdetto sui tre accusati dal tribunale della DPR è arrivato poche settimane dopo che un soldato russo è stato condannato per la prima volta in Ucraina per crimini commessi durante l'invasione. Il 23 maggio, il sergente russo Vadim Shishimarin è stato condannato all'ergastolo e accusato di crimine di guerra per aver ucciso un civile.