Il segretario nazionale del Pd risponde alle domande dei giornalisti sulla tenuta della maggioranza, a margine di un incontro a Catanzaro con Pippo Callipo. Ha parlato anche di temi centrali come la riforma della prescrizione e l’emergenza causata dal morbo cinese
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Stop alle polemiche che producono solo danni e rafforzano le destre: «Noi vogliamo un governo che produca fatti». Così il segretario nazionale del Partito democratico Nicola Zingaretti, a margine di un incontro a Catanzaro con Pippo Callipo, ha parlato della tenuta della maggioranza alla prova di questioni controverse come la riforma della prescrizione ed escludendo una crisi di governo: «Perché dovrebbe cadere?», ha risposto ai giornalisti ostentando sicurezza. «Abbiamo chiesto al presidente Conte di produrre una sintesi e credo che sia giusto, anche perché gli italiani ci guardano. I temi sono chiari – ha aggiunto Zingaretti - sia sulla prescrizione che sui punti dell'agenda 2020-23. Mi auguro che prestissimo si chiuda questa fase e ci si rimetta al lavoro tutti insieme per cambiare questo Paese».
Chiamato a commentare l'ipotesi di una corsa in autonomia di Renzi e Calenda alle prossime elezioni regionali, Zingaretti si è detto più interessato «a far lavorare bene questo governo per dare alle italiane e agli italiani le risposte ai loro problemi. Per questo presentiamo il Piano per l'Italia, e sono contento che il punto fondamentale, il primo punto, sia quello della scuola, della formazione, della ricerca universitaria, dell'impegno ad assumere 10mila ricercatori, che sono temi che stanno sempre nell'ombra dell'insopportabile chiacchiericcio romano. Poi ti accorgi che tre grandi ricercatrici affrontano, risolvono, isolano il coronavirus e rendono orgogliosa l'Italia. Quindi dico: pensiamo alle cose concrete. La ricerca, la scuola, l’università, gli investimenti, il lavoro, la sanità. Da questi temi troviamo delle soluzioni».
Emergenza coronavirus
E a proposito del coronavirus, Zingaretti ha commentato la richiesta di quattro governatori di regioni del nord perché sia disposto l'isolamento degli alunni che rientrano dalla Cina: «In questi casi – ha detto - bisogna sentire e affidarsi alla scienza e la scienza ha dato delle indicazioni al Governo, che ha preso una posizione ancora più radicale: ha sospeso i voli dalla Cina all'Italia».
Poi Zingaretti ha invitato a riflettere «su quanto stupide sono state in passato tante campagne contro i vaccini sull'influenza. Ricordo che oggi la vera questione è combattere le patologie che già ci sono in Italia e che provocano, anche l'influenza stagionale, decine e decine di morti». E ancora: «Grazie al Governo che ha lavorato bene. E lo dico con orgoglio da governatore del Lazio che ospita lo Spallanzani. Stamattina ho incontrato le ricercatrici per questo grande successo italiano e dobbiamo ora continuare a vigilare come si sta facendo. Però senza panico e senza allarmismi, che a un certo punto cominciano a diventare ridicoli».