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«Secondo quanto verificato dai centri antiviolenza, il testo del nuovo regolamento contiene una anomalia gravissima, poiche' considera a regime gratuito i bambini di eta' superiore ai tre anni. In sostanza, il mantenimento di questi bambini dovra' essere a completo carico della casa rifugio ospitante, senza alcun rimborso della retta da parte della Regione», sottolinea il consigliere.
Come è noto le donne vittime di violenza, ospiti delle case rifugio hanno con se i propri figli, di qualsiasi età, anche superiori ai tre anni. Questo provvidimento, nel senso in cui è ad oggi scritto, vuole che la regione si occupi di sostenere economicamente i bambini fino ai tre anni, mentre quelli di età maggiore siano a carico dei centri ospitanti. Un duro colpo a questi ultimi e agli operatori, che già sono state fortemente penalizzate dai tagli economici degli anni passati.
Come riportarto dall’agi, Wanda Ferro in una sua nota continua a ribadire «si tratta di una situazione inaccettabile, che creera' fortissimo disagio sia alle donne vittime di violenza, che ai bambini vittime di violenza assistita, che hanno cioe' vissuto la violenza in ambito familiare. Faccio appello al presidente Oliverio affinche' dia finalmente seguito agli impegni assunti dalla sua giunta rispetto al sostegno ai centri antiviolenza, e scongiuri il concretizzarsi di un provvedimento che avrebbe gravissime ripercussioni su soggetti deboli e bisognosi di un concreto sostegno da parte delle istituzioni»