Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato il primo punto all'ordine del giorno della seduta odierna: "Interventi straordinari a carico degli assegni vitalizi e delle quote per la reversibilità e abolizione adeguamento Istat". Il provvedimento è stato presentato dal presidente dell'Assemblea, Nicola Irto, e quindi sottoscritto dai vicepresidenti Giuseppe Gentile ed Enzo Ciconte e dai consiglieri regionali Sebi Romeo, Orlandino Greco, Giuseppe Giudiceandrea, Giovanni Nucera, Domenico Tallini, Franco Cannizzaro, Giovanni Arruzzolo, Giuseppe Neri.
La legge dispone una riduzione dei vitalizi erogati, a qualsiasi titolo, dalla Regione Calabria, introducendo una trattenuta, sotto forma di "contributo di solidarietà", calcolata con un criterio di progressività (dal 10% di riduzione per la parte eccedente 2.000 euro lordi mensili fino a 3.500 euro fino al 20% di riduzione per la parte eccedente 6.000 euro).
Il primo a intervenire sul tema è stato il capogruppo dei "Democratici Progressisti", Giuseppe Giudiceandrea: «Abbiamo insediato una commissione ristretta che sta lavorando a una riduzione definitiva dei vitalizi e una riforma più complessiva del sistema previdenziale dei consiglieri». Il capogruppo del Pd, Sebi Romeo, ha osservato: «Oggi il Consiglio regionale segna una bella pagina, una pagina qualificante che si inserisce nel contesto più generale di contenimento dei costi della politica». Il capogruppo del Misto, Fausto Orsomarso, ha invitato la maggioranza a «non auto-intestarsi questa legge sui vitalizi, perché già nella passata legislatura quest'aula e l'allora maggioranza intervennero in modo molto incisivo sulla riduzione dei costi della politica».
Secondo il capogruppo di "Oliverio Presidente", Orlandino Greco, «bisogna anzitutto ringraziare i giovani che attraverso la presentazione di una proposta di iniziativa popolare hanno dato la stura alla presentazione di questa legge, e comunque va ricordato che i consiglieri della presente legislatura non hanno indennità di fine mandato né vitalizi. Non condivido - ha aggiunto Greco - le parole di Orsomarso perché nella precedente legislatura sono state messe in campo iniziative cha andavano a incidere sugli emolumenti dei consiglieri futuri». Carlo Guccione, del Pd, ha rilevato che «oggi quest'aula fa una scelta non dettata dall'esigenza di venire incontro al populismo ma dettata da ragioni di equità, ed è una scelta frutto di una rinnovata consapevolezza del Consiglio regionale. Ma a mio avviso adesso ci si dovrà concentrare su un altro tema, quello di come ampliare le possibilità di partecipazione alla politica: il tema del finanziamento della politica infatti - ha proseguito Guccione - è importante perché se non lo si affronta si rischia di lasciare la politica e le istituzioni nelle mani di pochi o nelle mani di lobbies».
Secondo Alessandro Nicolò, del Misto, «sui temi della riduzione dei costi della politica bisogna tenere sempre un alto senso di equilibrio, e ritengo che il Consiglio abbia le condizioni per andare avanti, anche sul tema proposto da Guccione perché la politica non può essere consegnata ai poteri forti ma va riqualificata per consentire l'apporto di soggetti diversi».
Il consigliere regionale del Pd, Domenico Bevacqua, ha rivendicato «il ruolo di quest'assemblea, che nelle scelte non deve farsi trascinare da fattori esterni ma deve dimostrare senso di responsabilità e credibilità senza cedere al qualunquismo». Domenico Tallini, capogruppo di Forza Italia, ha definito «ingiusto rimarcare le differenze tra questo Consiglio regionale e i precedenti, per il resto condivido le riflessioni di Guccione perché per me la politica resta l'arte più nobile. Tutti i partiti, a partire dalla Resistenza, hanno usufruito di contributi, anche privati, ma non erano sottoposti al giudizio negativo, né venivano contestati. Il vitalizio - ha spiegato Tallini - è finalizzato a tutelare e a riconoscere l'importanza del mandato, altra cosa è dimostrare una certa sensibilità dando la giusta lettura a un contesto sociale in difficoltà, per questo è condivisibile la proposta sui vitalizi».
Arturo Bova, dei "Democratici Progressisti", ha evidenziato che «con questa legge si intende fare chiarezza sul vero sentire della politica calabrese, assurta agli onori della cronaca e rappresentata in maniera distorta».
Anche Gianluca Gallo, della Cdl, ha espresso «pieno sostegno alla legge», ricordando comunque che «nella passata legislatura ci fu per la prima volta un enorme sforzo nella riduzione dei costi della politica: adesso dobbiamo trovare il modo di chiarire se è possibile l'abolizione definitiva dei vitalizi, evitando l'esplodere di contenziosi incontrollati. Oggi comunque - ha detto Gallo - dobbiamo far passare il messaggio di una classe dirigente all'altezza della situazione». Al dibattito è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Enzo Ciconte, del Pd, definendo il provvedimento «molto importante». Infine, subito dopo l'approvazione della legge, anche il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, primo firmatario del provvedimento, ha preso la parola manifestando «particolare soddisfazione».