Il deputato pentastellato ha presentato un'interrogazione al ministro della Salute Speranza: «Va azzerato l'infausto decreto Calabria e riscritto un adeguato provvedimento»
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Con un’interrogazione al ministro della Salute, il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Sanità, è tornato sul caso di Villa Torano.
Nello specifico il parlamentare ha chiesto di sapere le informazioni in possesso del ministro, Roberto Speranza, in merito ai protocolli di accertamento dei contagi da nuovo coronavirus da parte delle strutture competenti. Riguardo al decesso del probabile paziente 1 della residenza assistenziale, avvenuto lo scorso 21 marzo, il parlamentare ha messo in evidenza che il 118 dell’Asp di Cosenza non avrebbe informato direttamente il dipartimento di Prevenzione della stessa azienda, secondo quanto emerso da un’inchiesta della giornalista Rosamaria Aquino, andata in onda nella trasmissione Report di ieri sera, che ha riportato una telefonata tra la centrale operativa del 118 ed il medico di turno della rsa in questione, con la quale questi veniva informato del decesso e invitato a chiamare la direzione sanitaria di Cosenza per l’esecuzione del tampone all’anziano appena morto».
«Nella sua interrogazione – si legge in una nota – il deputato M5S ha fatto riferimento anche ad altri sospetti casi Covid a Villa Torano e alla successiva morte di tre persone nella stessa rsa, come ai possibili legami tra il fratello dell’ex dg del dipartimento tutela della Salute, Antonio Belcastro, lo stesso manager e la proprietà della residenza sanitaria assistenziale, di cui risulterebbe socia la moglie di Claudio Parente, ex consigliere regionale della Calabria e sostenitore, durante la campagna elettorale per le ultime Regionali, dell’allora candidata presidente Jole Santelli».
«L’inchiesta di Report – commenta Sapia – consolida i gravi dubbi su stretti rapporti, in Calabria, tra politica e dirigenti sanitari, nonché sulla gestione dell’emergenza Covid nella regione, in particolare nell’Asp di Cosenza, diretta da Giuseppe Zuccatelli, contemporaneamente a capo dell’Azienda ospedaliera di Catanzaro e dell’Azienda ospedaliero-universitaria dello stesso capoluogo».
«Troppi sono i fatti, a prescindere dagli accertamenti dell’autorità giudiziaria, che dovrebbero indurre il governo – conclude Sapia – a levare immediatamente la direzione dell’Asp di Cosenza a Zuccatelli e a superare l’infausto decreto Calabria. I morti di Villa Torano, il pasticcio sui tamponi e l’inadeguatezza della Regione devono spingere la maggioranza di governo ad azzerare tutto e a riscrivere un decreto finalmente adeguato alla situazione di emergenza assoluta in cui versa la sanità calabrese».