VILLA SAN GIOVANNI - Non è stato un malore ad uccidere Giuseppe Giuffrè, il pensionato di 64 anni, rinvenuto cadavere all'interno della sua vettura nella quale da mesi aveva deciso di vivere, ma due colpi d'arma da fuoco. A rivelarlo, l'esamo autoptico, eseguito nella giornata di ieri, dal quale è venuta fuori la probabile verità.

 

I segni dell'omicidio. Sul corpo della vittima, sono stati trovati infatti, come rivelano fonti investigative, due fori vicino al volto sfuggiti a un primo esame del cadavere, perchè coperti da sangue che si era pensato potesse essere causato da un attacco cardiaco o da un malore.

 

Le indagini. Toccherà ora ai carabienieri di Villa San Giovanni, unitamente ai colleghi del Reparto operativo del Comando provnciale di Reggio Calabria, scoprire il probabile assassino e, soprattutto, il movente dell'uccisione. Impresa non proprio a portata di mano.  Il pensionato, infatti, non aveva mai avuto a che fare con la legge. Era incensurato e ritenuto persona assolutamente non in grado di fare del male. Da tempo, viveva nella sua auto, parcheggiata sul lungomare, dove il suo corpo è stato rinvenuto ormai esanime. Il tutto, pur mantendo rapporti, non si sa quanto sereni, con i propri familiari. Proprio nella vita privata della vittima, verosimilmente, si dovrà scavare per risolvere il giallo. (tf)