Il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori è intervenuto nell’ambito della vicenda scuola e la relativa penalizzazione degli insegnanti calabresi. Sarebbero circa due mila insegnanti in più, quelli assegnati dal Ministero alla Pubblica Istruzione. Ma alle Regioni del Sud ne andrebbero poche decine.

 

Ancora una volta, a giudizio dell’esponente del centro-destra, «la decisione del Governo Renzi penalizza il Meridione. Il Miur, infatti, continua ad organizzare gli organici solo considerando flussi migratori e tassi di natalità. Insomma, l’approccio, anziché politico, continua ad essere improntato ad un freddo e mero calcolo ragionieristico».

 

Ad esempio è totalmente ignorato il dato attinente la capacità di conquistare un titolo scolastico: «Nel Nord – ha evidenziato - i cittadini in possesso del diploma sono il 59%; al Sud il 48,7%. Totalmente ignorato anche il tasso di abbandono scolastico che al Sud registra percentuali più alte. Per quanto riguarda la vicenda delle centinaia di docenti esclusi dalla mobilità straordinaria disciplinata dalla legge “La Buona Scuola” si registrano, ancora una volta, confusione e disparità di trattamento».

 

Un esodo forzato che costringe, stando all’analisi di Mangialavori, «numerose famiglie di docenti verso il nord è un’ulteriore azione di impoverimento della Calabria che denota una scarsa o inesistente attenzione del Governo nazionale alle criticità del Sud».

 

Espresso disappunto anche nei confronti  del governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio «che anziché assumere una forte iniziativa politica si limita a un’attività di scrittura del tutto sterile e priva di efficacia. Circostanze che rendono ancora più debole la posizione di molti lavoratori calabresi».