«Il mio punto di forza? Io sono un uomo libero. Non devo rispondere a nessuno, se non ai cittadini». Francesco Muzzopappa, candidato a sindaco di Vibo Valentia per l’area di Centro, incalza i suoi competitor e lancia il guanto di sfida alla politica regionale e nazionale: «Per portare i soldi (che ci sono e sono tanti) alla città, busserò alle porte di funzionari e politici. Lo farò per centinaia di volte. Ma se poi non mi apriranno quelle porte io le sfonderò».

A Dentro la Notizia, oggi, è il giorno della puntata dedicata alle elezioni amministrative con il focus sull’unica città capoluogo di provincia chiamata al voto, Vibo Valentia. Intervistato da Pier Paolo Cambareri, l’avvocato penalista da sempre attivo anche nella politica, non nasconde le sue mire e promette: «Vinceremo noi al primo turno». Una convinzione derivante, a suo dire, dall’avanzamento forte per la composizione delle liste e del programma che nasce dal «confronto costante con i cittadini».

Sui nodi amministrativi e sulle scelte prioritarie a vantaggio della città, il quadro è chiaro: riportare i giovani nella loro terra puntando su cultura e turismo, impedire che Vibo Valentia venga schiacciata nelle sue aspirazioni da Tropea e Pizzo, salvaguardare le vocazioni naturali del porto in cui possono coesistere interesse industriali ma anche turistici e della pesca. E poi tenere aperti costantemente i dossier per consentire ai cittadini stessi, alle associazioni di categoria, agli attori interessati di formulare costantemente proposte alle quali Muzzopappa promette di dare seguito.

Una puntata nel corso della quale l’aspirante sindaco non ha fatto sconti a nessuno: «Fatte salve le valutazioni sulle persone, dal punto di vista politico non prenderei nulla di Cosentino o Romeo». La Chiave per vincere le elezioni? «Rispettare i cittadini elettori». Senza curarsi, dice, di altri interessi: «Non è vero che avere un governo di centrodestra alla Regione e al Governo avvantaggi il candidato della stessa parte politica. Anzi, è un limite…». E in che senso? «Nel senso che altri devono preoccuparsi evidentemente di mantenere equilibri anche per le candidature». Quindi, le rivendicazioni sull’autonomia e sul sogno per la città: «Tra cinque anni voglio una città protagonista. Di cui si parli in ogni itinerario turistico, piena di giovani, piena di gente sul corso, viva, nuova e rinnovata».
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