«Si convochi immediatamente il consiglio comunale di Vibo Valentia». È la richiesta del senatore Giuseppe Mangialavori in seguito a quanto avvenuto nel corso dell'ultima conferenza dei capigruppo in consiglio comunale.
«Sono sconcertato dalle risoluzioni prese nell'ultima Conferenza dei capigruppo, che ha deciso di convocare il consiglio comunale per il 4 e 5 febbraio prossimi. Non sfugge a nessuno – continua il parlamentare – che, seguendo questo programma, in caso di dimissioni o sfiducia del sindaco, non si potrebbe comunque andare al voto nella finestra elettorale della primavera 2019, di fatto permettendo ai consiglieri comunali di rimanere in carica fino alla fine del mandato».


«È, questo – continua Mangialavori –, un esito che non mi aspettavo e che rifiuto con forza, perché assomiglia a un tentativo di prendere in giro i cittadini e di farsi beffe delle istituzioni. Pertanto, chiedo a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale un sussulto di orgoglio e un nuovo senso di responsabilità, affinché l'assemblea civica possa svolgersi al più presto possibile, in modo che, in caso di mancanza di una maggioranza politica e delle dimissioni del sindaco, i cittadini di Vibo possano tornare al voto già nella prossima primavera. Questa è la mia posizione univoca e ufficiale; e mi meraviglia molto il fatto che oggi si sia arrivati a un simile accordo. Non era quello che auspicavo e mi auguro che i rappresentanti del gruppo che si riconoscono nelle mie posizioni vogliano prendere atto al più presto di queste mie indicazioni, senza ulteriori tentennamenti. Se c'è qualcuno che la pensa diversamente, e che non condivide questa mia presa di posizione, è bene che esca allo scoperto e che ci metta la faccia, oltre al nome e al cognome. Appoggio, dunque, l'iniziativa di “Vibo unica” e invito tutti i capigruppo a firmare la richiesta di una convocazione urgente del Consiglio, da tenersi entro e non oltre il 2 febbraio. Per quanto mi riguarda, l'assise potrebbe svolgersi anche nella prossima settimana».