Il titolare del dicastero Salute ha parlato anche delle emergenze in Calabria: «Meno propaganda e più lavoro per risolvere i problemi della gente»
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«Non sono qui in veste di ministro, e neanche tanto in veste di segretario di Articolo 1. Sono qui soprattutto da amico di Antonio Lo Schiavo, un professionista preparato, una persona perbene, che può aiutare questa terra a risalire la china». Roberto Speranza fa tappa a Vibo Valentia nel suo tour elettorale al fianco del centrosinistra di Pippo Callipo. A fare gli onori di casa, il candidato di “Io resto in Calabria” Antonio Lo Schiavo, che con l’attuale ministro della Salute vanta una amicizia datata.
L'incontro a Vibo
Insieme a loro, lo stesso Callipo, l’ex consigliere regionale Arturo Bova, il deputato Antonio Viscomi, il dirigente Nico Stumpo. «Votare noi – spiega Speranza ai giornalisti – significa votare chi vuole difendere il sistema sanitario nazionale, il lavoro, la scuola pubblica. La Calabria ha necessità di affrontare a testa alta le sfide del futuro. E Pippo Callipo è una figura assolutamente autorevole per guidare questo processo. Sono felice di essere qui con Antonio Lo Schiavo – aggiunge il ministro -, un professionista con tante qualità che darà un contributo importante a questa regione».
Quando gli viene chiesto se la Calabria venga esclusa dal dibattito politico nazionale per timore di una sconfitta e quindi di ripercussioni sulla tenuta del governo, il leader di Articolo 1 replica così: «Le elezioni regionali non hanno a che fare col governo nazionale, né queste, né quelle dell’Emilia né quando verranno quelle altre. I cittadini votano per scegliere il loro governatore e i consiglieri regionali. Ed io sono qui per dare una mano ad una persona seria e preparata, oltre che un amico».
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La Sanità
Ma Speranza è ministro della Sanità, e a Vibo, di sanità decente, non se ne vede. L’ospedale nuovo, poi, sembra ancora un miraggio: «Vibo è una questione molto seria – rimarca – ed è all’attenzione del ministero. Nessuno però ha la bacchetta magica, chi promette miracoli sta prendendo in giro le persone. Io non sono il tipo, dico che le risposte vanno date in maniera sobria e soprattutto con i fatti. E per fatti intendo provvedimenti come l’eliminazione del super ticket sanitario, ad esempio, grazie al quale i calabresi non pagheranno più quei 10 euro aggiuntivi rispetto alla stessa prestazione in un’altra regione; intendo anche le nomine dei vertici di aziende ospedaliere e sanitarie, che oggi ci sono; o ancora, la sistemazione dei precari, che non è uno slogan ma un provvedimento già pubblicato in Gazzetta ufficiale. Quindi meno propaganda e più lavoro per risolvere i problemi della gente».
L'intervento di Lo Schiavo
Lo Schiavo, in apertura, aveva esposto per grandi linee la sua idea politica e le proposte per intervenire sugli eterni drammi della Calabria, dal lavoro alla sanità, dagli investimenti alle infrastrutture, dall’esigenza di accrescere la qualità di un consiglio regionale che negli ultimi anni ha perso la sua spinta propositiva. Da parte di Callipo, invece, un appello al ministro: «Basta commissariamenti, basta tagli illogici che penalizzano i territori più disagiati, possiamo e dobbiamo rialzarci da soli, perché se si va avanti così saremo costretti ad andare fuori dalla Calabria anche per le cure più comuni». g.m.