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"Il centro storico nel corso del tempo ha subito delle aggressioni, delle violenze che con un programma indirizzato al recupero, si può ancora salvare - ha dichiarato Costa durante il confronto -Ripercorrendo spesso il centro storico penso che ormai abbia perso la sua vitalità, proprio perché non ci stanno più persone, proprio perché non ci stanno più attività. Nel mio programma ho dedicato particolare attenzione al centro storico, al fine di rivitalizzarlo mediante la ripresa di attività, di iniziative commerciali, di eventi e soprattutto mediante una serie di manifestazioni che si ripetano ogni anno.”
“E' prioritario – ha precisato il Candidato a Sindaco, Elio Costa - ridare linfa al centro storico della città. Occorre rivitalizzarlo facilitando l'apertura di negozi e di botteghe artigianali, offrendo servizi e percorsi ai turisti, per conoscere meglio il centro storico e per amarlo anche loro. Per me è una sofferenza non sentire le voci dei bambini, dei visitatori e i rumori tipici di una zona storica con importanti monumenti e palazzi di grande pregio che vanno recuperati, restaurati e valorizzati nel pieno rispetto del contesto in cui si trovano.”
“E’ nostra ferma intenzione recuperare anche alcuni edifici, come il vecchio carcere di Vibo Valentia, cosiddetto Sant’Agostino, ma non abbiamo intenzione di trasformarlo in un altro museo, perché di musei Vibo ne ha tanti, e per altro non sono neanche visitati, a parte il castello non sono molto visitati. Abbiamo intenzione di consentire che il “Sant’Agostino” possa essere destinato agli “incubatori d’impresa” con spazi di co-working (lavori in comune) per rafforzare la capacità di ricerca, informazione e consulenza per l’avvio di nuove attività lavorative, connettendo i giovani col mondo dell’impresa e consentendo l’avvio di nuove attività professionali!”
“Altra area importante è piazza Santa Maria che, anche se non è proprio inserita nel centro storico , fa parte della storia di Vibo Valentia. Due sono le situazioni che hanno finito per trasformarla e per far perdere la sua identità: uno è il cosiddetto Palazzo della Vergogna, l’altro è il Palazzo dei Salesiani. Il Palazzo della Vergogna che, nonostante sia passato ancora tanto tempo resta là, resta là come testimone delle conflittualità che si pongono a volte tra i proprietari di fabbricati anche di una certa importanza. Nel programma Noi ci siamo proposti di eliminare quanto prima possibile il Palazzo della Vergogna, in maniera tale che i proprietari possano ricostruire con la stessa volumetria un fabbricato identico a quello che già esisteva. L’altro invece è il Palazzo dei Salesiani su cui intendiamo intervenire presso la sovraintendenza in maniera tale che possano essere ripresi al più presto i lavori. Il nostro obiettivo è quello di trasformare la Piazza Santa Maria, eliminando i parcheggi, in un momento di aggregazione.
“Ma esistono anche delle situazioni paradossali al centro storico rappresentate dal fatto che ancora oggi scorrono a cielo aperto, in prossimità della Chiesetta dei Poveri, delle fogne. E’ nostra intenzione intervenire d’urgenza sulle criticità ambientali (acqua e fogne). I problemi inerenti l’acqua e la rete fognante sono obiettivi primari del nostro programma.”