Ieri l'Alleanza civica di centrosinistra l'ha designato come nuovo candidato sindaco per Cosenza, dopo il ritiro inaspettato di Lucio Presta. E già oggi prende il via ufficialmente la campagna elettorale di Guccione, sostenuta con decisione dal Partito Democratico, finalmente unito, dall'Ala di Verdini, qui rappresentata da Mancini e dai Morrone, e da Galati sul piano regionale, dallo Sdi di Incarnato e di Franz Caruso, il senatore Franco Bruno.

"Vinceremo al primo turno" ha dichiarato Guccione con la sicurezza di chi, oltre allo spirito battagliero, ci metterà tutta la politica, che in sostanza vuol dire rimescolare alleanze, posizionamenti, quelli che, nella fase-Presta, per tutta una serie di circostanze sembravano o defilate o irrigidite. Torna la politica, se vogliamo il 'professionismo' della politica. D'altronde che la candidatura di Guccione non sia una candidatura di bandiera è dimostrato dalla presenza di quello stato maggiore del Pd che spesso si evidenzia più per differenze e conflittualità.

A tirare la volata al candidato Carlo Guccione, oltre al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, con il quale negli ultimi mesi non erano mancati gli attriti, anche e soprattutto la presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Proprio Minniti lancia quello che potrebbe essere definito lo slogan della campagna elettorale targata Guccione: "Prendere Cosenza per mano e riportarla alla grandezza che l'ha sempre contraddistinta sia in Calabria che sul piano nazionale".

La determinazione con la quale il Pd ha presentato la candidatura di Guccione è dimostrata dal fatto che non si sia attesa la mediazione con l'Ncd e con il candidato Enzo Paolini. L'obiettivo certamente è quello di vincere al primo turno e ribaltare un risultato fino a qualche giorno fa definito 'fanta-politica'. Proprio Paolini ed Ncd potrebbero rivelarsi la carta vincente in un eventuale secondo turno. Spazio alla politica dunque, e ai temi della campagna elettorale. D'altronde sono bastate poche ore dall'annuncio ufficiale della candidatura e già il clima politico è cambiato in città. La stessa conferenza stampa si è trasformata da un fatto 'burocratico' ad una tesa assemblea elettorale. Un sentimento evidentemente destinato a crescere nelle prossime ore.