La riforma di palazzo Madama voluta dal Pd e l’eliminazione dell’elezione diretta dei senatori sta preoccupando un po’ tutti i partiti. La preoccupazione di non trovare collocazione alla prossima tornata elettorale sta prevalendo su tutto. E il premier vede crescere ogni giorno la truppa di coloro pronti a votare contro. Alle opposizioni si sta aggiungendo la minoranza dem del Pd e le frange impazzite di Ncd che Angelino Alfano non riesce più a controllare.
Tra i più attivi in questa fase i senatori calabresi insieme a Viceconte della Basilicata e ad alcuni siciliani che sanno di poter diventare indispensabili durante le prossime votazioni.
I calabresi, capitanati da Gentile, hanno già messo sul tavolo delle trattative la questione Bilardi, sul quale si è già espressa la giunta per le autorizzazioni dando parere favorevole al suo arresto in relazione ai fatti contestatigli nell’inchiesta Rimborsopoli.
I calabresi chiedono che Bilardi abbia lo stesso trattamento avuto qualche tempo fa da Azzollini, sul quale si era speso direttamente Angelino Alfano. Stavolta il ministro dell’Interno, invece, avrebbe assunto un atteggiamento molto più neutro che i Gentile non sembrano aver particolarmente gradito.
In questo contesto si inseriscono le trattative imbastite dai calabresi con Denis Verdini che, dopo aver lasciato Forza Italia, sta da tempo lavorando all’idea di costruire un gruppo autonomo di senatori in grado di diventare indispensabile per la tenuta del governo Renzi. Un modo per ottenere riconoscimenti immediati (magari un ministero in caso di un eventuale rimpasto) e mettere le basi per una formazione di centrodestra nuova in grado di dare collocazione a chi rischia di trovarsi a piedi. E tra questi ci sono sicuramente gli appartenenti al Nuovo centrodestra, ormai dato verso il collasso. Tanto che anche Alfano e i suoi iniziano a pensare ad un percorso di avvicinamento al Pd. Idea che potrebbe coinvolgere esponenti calabresi come le senatrici Dorina Bianchi e Rosanna Scopelliti.
Alla posizioni di Denis Verdini, inoltre, si starebbero avvicinando anche altri big del centrodestra calabrese. Da settimane è nota la posizione di Pino Galati che ha necessità di trovare una nuova casa. Le posizioni assai critiche assunte nei confronti della gestione Berlusconi e la luna di miele con Raffaele Fitto hanno segnato il suo destino. E la sua mancata fuoriuscita da Fi al momento della scissione dei fittiani non è servita a ricostruire i suoi rapporti interni.
Insieme a Galati potrebbe muoversi anche il senatore Caridi già uscito da Ncd, insieme a Giuseppe Scopelliti dopo le dimissioni di quest’ultimo da governatore della Calabria, e attualmente all’interno del gruppo Gal.
E del resto Verdini, fin dal principio, ha pensato di pescare tra i delusi di Ncd e Fi per dare vita ad una nuova forza in grado intercettare anche i consensi che sembrano essere in libera uscita dai due partiti nati sulle ceneri del Pdl.

 


Riccardo Tripepi