INTERVISTA | L’ex ministro della Giustizia è intervenuto a Cosenza alla cerimonia organizzata dalla Fondazione intitolata al vecchio leone socialista
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Claudio Martelli ha tratteggiato la figura di Giacomo Mancini nel ventennale della scomparsa del leader socialista, nel corso di una manifestazione ospitata al Teatro Rendano di Cosenza, organizzata dalla Fondazione a lui intitolata, con la partecipazione del figlio Pietro, del nipote Giacomo e di numerose personalità politico-istituzionali tra cui il sindaco Franz Caruso e la presidente della Provincia Rosaria Succurro.
Le dichiarazioni dell’ex ministro della Giustizia
Una sala gremita ha accolto l’ex ministro della Giustizia. «Ho conosciuto e a lungo frequentato Giacomo Mancini. Avevo nei suoi confronti una enorme stima e credo mi volesse bene. Nel momento in cui mi congedai dalla politica tentò di dissuadermi in tutti i modi offrendosi persino di farmi da avvocato. Oggi a passi inesorabili avanza l’oblio che circonda tutta la storia politica italiana, non solo quella socialista – ha affermato tra l’altro -. Personalmente tento di resistere. Alterno momenti di riflessione su ciò che è stato a momenti di riflessione e di speranza per ciò che potrebbe essere ancora. Sapendo che senza lotta non c’è speranza». Ecco l’intervista