Nuovi giri di poltrone per i manager e persino lo spauracchio di una giunta programmata il 14 per ratificare una messa a punto che crea non poco nervosismo nelle stanze di comando della Regione. Nomi nuovi per Audit e Lavoro
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Nervosi i direttori generali. I responsabili di dipartimento. I dirigenti di settore. Nervosi tutti, «come forse mai accaduto fin qui in Regione» si lascia sfuggire senza indugio e persino con piacere un burocrate che ne ha viste tante nel Palazzo, anche quando il potere non abitava in Cittadella di Germaneto. Più nervosi che accaldati, l'aria condizionata funziona bene. Con una specie di beffa sullo sfondo, come fosse uno spauracchio di Ferragosto. Una giunta che potrebbe essere convocata addirittura per il 14 strappando da spiagge e monti una burocrazia del potere regionale che proprio non si rassegna all'idea dell'ennesimo gran valzer che ha in mente Roberto Occhiuto.
Nuovo giro, nuova corsa. Si cambia ancora per dg e dirigenti di settore e che nessuno si abitui alla scrivania di fresca conoscenza. La regìa del decimo piano non contempla poltrone comode, si cambia ancora. Si cambia sempre. «Però così facendo noi che siamo l'ossatura, la vera macchina della Regione, non ci capiamo più nulla. Vai per instradare un percorso, indirizzare una linea amministrativa e devi cambiare ancora. Così non si ci capisce niente...» si lascia scappare la “gola” di cui sopra. Che altro non dice, né può.
Il resto è altissima tensione allo stato puro, che più puro non si può. Nel cuore di agosto chi mette carbone nel motore del treno della Cittadella è in stato d'ansia. Chi più, chi meno. Con un paradosso mica male in tasca. Fa e disfà le carte Eugenia Montilla, carte napoletane prevalentemente ma anche da poker. In sanità ma non solo, ovviamente. Ridisegna la rotazione del personale anche all'oscuro di chi, il personale, dovrebbe dirigerlo per mestiere ma non ne sa nulla. A sua insaputa sta per arrivare la quarta o quinta rotazione dirigenziale della stagione Occhiuto, «mai viste tante in così breve tempo in una sola metà legislatura. Questo crea malumori, disservizi, incapacità di gestione della cosa pubblica...» riprende voce rauca il marpione che ne sa di più.
Da qui a un nome nuovo all'Audit è un attimo. E poi chi dirige il dipartimento Lavoro può finire tranquillamente alla Programmazione. L'ex dg Cosentino, sconfitto dietro le urne di Vibo, scalpita perché ora desidera e non gratis una Unità nuova tutta per lui così come da accordi preliminari. Una unità organizzativa autonoma retribuita (ci sono anche quelle gratuite) perché nel frattempo le direzioni generali sono sold out. Il gran ballo, il valzer di Ferragosto (il quarto o il quinto di stagione) è bello che pronto. Si cambia stanza, il potere cambia stanza. Salvo ripensamenti dell'ultima ora, hai visto mai. Con beffa da spiaggia, una giunta la vigilia di Ferragosto. «Più bestemmie che sudate in giro nei corridoi. Che poi il bello sa qual è? Si cambia per non cambiare niente. Sempre gli stessi nomi sono, girano solo di stanza. Perché?». Già, perché? Neanche la nostra “gola” lo sa...